14 Agosto 2020

MotoGP Austria: analisi e commenti delle Prove Libere 2

Analisi e commenti della seconda sessione di Prove Libere del GP d'Austria 2020 di MotoGP. La pioggia ostacola il lavoro pomeridiano dei team.

MotoGP, Andrea Dovizioso

La seconda sessione di prove libere del GP d’Austria MotoGP vola via senza particolari risvolti. La pioggia caduta poco prima delle FP2 ha provocato una chiazza bagnata in curva 3 che ha spinto i piloti a non rischiare, vista l’impossibilità a migliorare i tempi del mattino. Negli ultimi sette minuti hanno effettuato un paio di giri, ma la top-10 provvisori resta invariata rispetto al mattino.

In Ducati c’è attesa per vedere la reazione di Johann Zarco dopo il podio di Brno. Il francese sa di potersi giocare una bella parte di carriera nel doppio round MotoGP in Austria. Ruben Xaus è consapevole di poter perdere la sua punta di diamante, ma significherebbe che Avintia sta svolgendo un ottimo lavoro agli occhi di Borgo Panigale. “Io voglio fare le cose per bene, giorni escono meglio, giorni peggio. Il nostro partner è Ducati, noi vogliamo crescere con loro, la nostra squadra è pronta“.

I chiarimenti della Michelin

Dopo il secondo crono di Andrea Dovizioso nel primo turno di libere circolava voce che avesse montato una gomma posteriore del 2019. Una notizia falsa che Piero Taramasso ci tiene a precisare. “Le gomme posteriori soft e media sono derivate dalla costruzione 2020 e sono quelle usate stamattina – spiega a Sky Sport MotoGP -. Solo la costruzione dura deriva da quella del 2019 e nessuno l’ha usata oggi. Le gomme qui hanno una piccola modifica per tenere più basse le temperature, la stessa cosa che facciamo in Thailandia. Il segreto per tenere le temperature più basse non lo diciamo neanche ai team, però funziona bene“.

Si prevede pioggia anche nelle prossime giornate e i piloti MotoGP dovranno tenersi pronti a condizioni precarie ed estreme. “E’ un circuito delicato sulla pioggia, alla staccata della curva 1 si deposita tanta gomma e quando piove crea un effetto saponetta. Poi ci sono dei rivoli in salita – aggiunge il boss della Michelin – e quando si asciuga restano delle parti umide. Non è il miglior circuito in caso di pioggia“.

KTM favorita al Red Bull Ring

Occhi puntati sul vincitore dell’ultimo GP Brad Binder. Qui la KTM ha già svolto dei test pre-campionato e può avere dei vantaggi in termini di assetto. Sergio Verbena, capotecnico del pilota sudafricano, resta con i piedi ben saldi a terra. “Ogni gara è come se fosse la prima, deve trovare riferimenti, procede un passo alla volta e domenica sarà a posto. Abbiamo lavorato per trovare la giusta rigidezza, la filosofia resta la stessa: un traliccio in tubi. Abbiamo lavorato su telaio, sospensioni, elettronica, motore, su tutto l’insieme. Lui è molto bravo con le gomme usate, non gli interessa solo il tempo sul giro veloce, è molto intelligente“.

La KTM RC16 non è una moto facile da guidare, ma negli ultimi mesi ha compiuto passi da gigante, anche grazie al lavoro di collaudatore portato avanti da Dani Pedrosa. “E’ una moto che si muove molto – aggiunge Sergio Verbena –, tutti i piloti si sono abituati, è una moto che va guidata un po’ aggressiva. L’anno scorso era difficile da gestire il motore, consumava molto le gomme, adesso abbiamo migliorato anche in questo settore“.

MotoGP, Brad Binder

Aggiornamenti per LCR Honda

La Honda più veloce al termine della prima giornata MotoGP in Austria è quella di Takaaki Nakagami. Cal Crutchlow, che ancora deve completamente smaltire l’infortunio allo scafoide, è solo 14esimo. “A Cal questa pista non piace, qui non ha mai performato – sottolinea Lucio Cecchinello -. Non ha fatto un inizio di stagione particolarmente brillante a causa dell’infortunio, ma sta migliorando. Siamo fiduciosi anche di Nakagami che stamattina ha fatto il terzo tempo“.

Per il pilota giapponese sono arrivate nuove componenti. “Qui abbiamo ricevuto per Nakagami le forcelle anteriori con i foderi in carbonio che usano i piloti ufficiali. Abbiamo raggiunto un accordo con Ohlins e si è trovato subito bene. Con Giacomo Guidotti ha trovato una perfetta sintonia, è una bella squadra e speriamo di mantenerla così per il futuro“.

Spiragli di luce in Ducati

In casa Ducati si strappano i primi sorrisi dopo il secondo tempo firmato da Andrea Dovizioso. Il layout austriaco esalta le doti della Desmosedici, ma forse gli ingegneri hanno trovato qualche soluzione ai problemi riscontrati dal forlivese. Una conferma o smentita arriverà solo a Misano e successivamente. “Direi che può essere relazionato al suo stile di guida, ma a Brno non c’era grip e abbiamo trovato molte buche – dichiara Davide Tardozzi -. Tutte le case hanno avuto piloti veloci e lenti. Speriamo di avere Pecco con noi il prima possibile, quest’anno ha fatto un grande salto di qualità. Con Michele Pirro cercheremo di fare qualche test anche se non abbiamo pezzi particolare da provare“.

DesmoDovi può brillare

Negli occhi del Dovi brilla finalmente la luce dopo due gare quasi disastrose, in cui la Ducati era in balia della nuova gomma posteriore. “Siamo partiti bene, mi sentivo meglio, riuscivo a frenare in modo più giusto. Per il discorso gara abbiamo fatto solo un turno, più piloti sono più vicini a noi rispetto agli altri anni e Pol era molto carico“.

Il vicecampione MotoGP poi smentisce le voci sulla gomma 2019 montata nelle FP1. “In Austria come in altre gare estreme portano gomme sulla carcassa dello stesso anno facendo alcune modifiche. La morbida e la media hanno queste modifiche – chiarisce Andrea Dovizioso -. La dura ha la stessa carcassa dell’anno scorso con la mescola dell’anno scorso, ma penso che nessuno la userà. Quindi il miglioramento di stamattina è dovuto alla facilità di guidare la moto su questa pista, ma soprattutto approcciando diversamente la frenata“.

Il riscatto di Pol

Chiude al comando la KTM di Pol Espargarò, desideroso di riscattarsi dopo l’incidente rimediato a Brno che gli ha ostacolato l’assalto alla top-3. “Abbiamo tenuto solo le FP1, le FP2 non sono servite a nulla. I test aiutano un po’ se partiamo con un set-up che funziona abbastanza bene. Ma quello che conta nelle ultime gare sono le gomme e quando abbiamo fatto i test qua erano differenti. Avevamo problemi che oggi non abbiamo avuto. La moto si muoveva tantissimo sul rettilineo e non potevamo aprire tutto il gas“. Tra i favoriti per la vittoria Pol Espargarò indica il suo diretto inseguitore di giornata. “Dovizioso è molto veloce, guida la Ducati in una maniera unica e oggi era molto veloce. Domani sarà difficile, Dovi andrà molto forte“.

La classifica combinata FP1-2

1. Pol Espargaró, KTM, 1’24″193
2. Dovizioso, Ducati, + 0.044
3. Nakagami, Honda, + 0.185
4. Rins, Suzuki, + 0.380
5. Morbidelli, Yamaha, + 0.395
6. Zarco, Ducati, + 0.462
7. Oliveira, KTM, + 0.525
8. Miller, Ducati, + 0.531
9. Mir, Suzuki, + 0.550
10. Quartararo, Yamaha, + 0.560
11. Viñales, Yamaha, + 0.586
12. Petrucci, Ducati, + 0.644
13. Rossi, Yamaha, + 0,686
14. Crutchlow, Honda, + 0,751
15. Lecuona, KTM, + 0,798
16. Binder, KTM, + 0,812
17. Pirro, Ducati, + 0,959
18. Aleix Espargaró, Aprilia, + 0,972
19 Alex Marquez, Honda, +1.056
20. Smith, Aprilia, +1.104
21. Bradl, Honda, +1.178
22. Rabat, Ducati, +1.536

Lascia un commento