2 Gennaio 2020

MotoGP, Aprilia: motore V4 a 90° per migliorare potenza e decelerazione

Aprilia arriverà ai test MotoGP di Sepang con un nuovo motore V4 a 90 gradi. L'obiettivo è migliorare non solo la potenza, ma anche la decelerazione.

MotoGP, Romano Albesiano

Il costruttore MotoGP che apporterà maggiori cambiamenti sul proprio prototipo nel 2020 sarà sicuramente Aprilia. Il più piccolo dei costruttori della Top Class ha perso terreno dalla diretta avversaria KTM. Anche quest ha spinto i vertici di Noale ad una mossa coraggiosa per la RS-GP, che arriverà ai test di Sepang con un motore ridisegnato.

Aprilia non rivelerà le specifiche esatte della nuova moto, ma sembra probabile che avrà un motore V4 a 90 gradi, imitando la configurazione dei prototipi Honda e Ducati. Dal 2016 Aprilia utilizza un V4 a 75 gradi, ma per quanto i suoi ingegneri si siano sforzati, non sono riusciti a ottenere prestazioni all’altezza della categoria. La medesima strada è stata intrapresa dalla RC213V tra il 2011 e il 2012, seguendo l’esempio del disegno Ducati. Questo non ha impedito di realizzare una moto compatta, potente e vincente.

Il quattro cilindri V4 a 90 gradi permette di migliorare le prestazioni del propulsore, non solo in termini di velocità massima, ma anche in decelerazione. In casa Aprilia sperano in un aumento di potenza pari al 10%, che dovrebbe portare la RS-GP da 255 CV circa a 280 CV. Nella stagione MotoGP 2019 Aleix Espargarò e Andrea Iannone non solo hanno avuto problemi di top speed, ma anche di frenata alla fine dei rettilinei. Questo era dovuto all’inefficienza del freno motore, ma il nuovo V4 dovrebbe risolvere questa grave pecca.

Ma la nuova moto sarà rinnovata anche dal punto di vista dell’elettronica e dell’aerodinamica. Troppi i problemi di trazione riscontrati dai due alfieri con ovvie ripercussioni anche in accelerazione. L’arrivo di Andrea Iannone ha portato a passi avanti in questo campo, ma resta ancora tanto lavoro da fare. Aprilia sta investendo molto sull’elettronica con l’ingresso di nuove figure ingegneristiche dalla Formula 1. Il team di Noale ha anche arruolato un tecnico ex Ferrari esperto di aerodinamica. Ogni tassello inizia ad andare al posto giusto per la costruzione di un puzzle che punta a tornare ai vecchi fasti del passato.

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