3 Novembre 2022

MotoGP, Andrea Iannone: “Su Bagnaia ho avuto ragione”

Andrea Iannone alla vigilia dell'ultimo round MotoGP 2022 a Valencia: il suo cuore diviso a metà tra Ducati e Aprilia.

MotoGP, Andrea Iannone

Ci sarà tanta Italia in questo finale di stagione MotoGP a Valencia. Pecco Bagnaia ad un passo dalla conquista del titolo mondiale, Enea Bastianini in lotta con Aleix Espargarò, in sella all’Aprilia, per il terzo posto. Non ci sarà un altro grande protagonista tricolore, Andrea Iannone, ancora fuori dai Gran Premi a causa della squalifica per doping che terminerà nel dicembre 2023. Guarderà in TV l’ultima tappa, lui che conosce perfettamente sia la Ducati che l’Aprilia. “Con la Ducati ci siamo tolti soddisfazioni importanti e tratteggiato un percorso positivo; in Aprilia abbiamo tracciato la strada. Ovviamente tiferò per loro“.

Andrea Iannone e la svolta Ducati

C’è un po’ di Andrea Iannone sia sulla Desmosedici che sulla RS-GP. Sua la prima vittoria dell’era Gigi Dall’Igna in Austria 2016, la prima in MotoGP del pilota di Vasto. Per il marchio di Borgo Panigale fu l’inizio della svolta. “Quella moto era un proiettile sul dritto, ma faticava su altre piste“, ricorda ‘The Maniac’ a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Da lì ha iniziato una crescita brutale e con una tecnologia sempre molto avveniristica“. Dopo quattro stagioni con la Rossa e una parentesi di due anni con Suzuki, Iannone passò in Aprilia nel 2019, al fianco di Aleix Espargarò ai box. Un capitolo che si è concluso dopo appena una stagione MotoGP, o quasi. In Malesia risulta positivo al drostanolone, è l’inizio della fine. “Mi dispiace solo di non aver avuto la possibilità di scoprire cosa avremmo potuto fare insieme“.

Bagnaia e il titolo MotoGP

Non erano ancora maturi i tempi per il prototipo di Noale, il vero step l’ha compiuto lo scorso inverno. Ma era evidente che il lavoro di Massimo Rivola iniziava a disegnare orizzonti ambiziosi. “Mi dispiace solo di non aver avuto la possibilità di scoprire cosa avremmo potuto fare insieme“, sottolinea Andrea Iannone. Entrambi i costruttori italiani hanno in comune “la voglia di rischiare” e due moto al top della classe MotoGP. La Ducati è “un animale da corsa“, l’Aprilia “una signora da gara“. Infine va dato il giusto merito a Pecco Bagnaia, che dopo il Sachsenring era a 91 punti da Fabio Quartararo, oggi è a +23. Quando il titolo sembrava ormai nelle mani del campione Yamaha, Andrea Iannone non ha mai smesso di scommettere sul pilota del team Lenovo Ducati. “In estate dissi che mi aveva sorpreso per certe cadute, ma che poteva giocarsela e ho avuto ragione. Ero certo che sarebbe risalito, mi aspettavo questa rimonta: è stato veloce, freddo e bravo“.

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