15 Aprile 2022

MotoGP, Andrea Dovizioso senza soluzioni: “Distacco troppo grande”

La stagione MotoGP 2022 di Andrea Dovizioso si complica dopo appena 4 GP. La Yamaha M1 non funziona con il suo stile di guida.

MotoGP, Andrea Dovizioso

Da Portimao inizia una corsa contro il tempo per Andrea Dovizioso e Yamaha, in ballo c’è il suo futuro in MotoGP. Una sfida difficile che il forlivese affronterà con la professionalità che da sempre lo contraddistingue, ma in gioco ci sono diversi fattori e variabili che remano contro. Nessun rimpianto per non aver scelto Aprilia la scorsa estate: “Solo perché adesso l’Aprilia sta vincendo non significa che con l’Aprilia avrei vinto anch’io“. Un discorso che fila, del resto adesso guidata la moto del campione in carica Fabio Quartararo. In classe regina uno più uno non fa sempre due.

Dovizioso e i problemi di grip

Dopo quattro Gran Premi Andrea Dovizioso è 21° nella classifica del Mondiale con soli tre punti, l’ultimo assegnato perché Franco Morbidelli ha toccato il green nel giro finale. La delusione è palpabile per l’ex ducatista e anche ai box WithU RMF, la speranza è aggrappata ai circuiti europei che dovrebbero garantire una maggiore affidabilità in termini di condizioni, esperienza e dati a disposizione. Sotto contratto Yamaha, sin dal suo esordio a Misano nel 2021 ha messo a disposizione la sua esperienza per sottolineare i problemi della YZR-M1. Mentre l’attenzione era incentrata principalmente sulla velocità massima, il Dovi ha da subito evidenziato una mancanza di grip al posteriore, problema ancora più urgente rispetto ai cavalli del quattro cilindri in linea. Anche il suo appello è caduto nel vuoto, durante l’inverno gli ingegneri di Iwata sembrano rimasti imballati sugli allori del titolo iridato conquistato da Quartararo. Forse per timore di modificare troppo un prototipo che era risultato comunque vincente.

Stagione MotoGP in salita

Adesso i nodi vengono al pettine, Andrea Dovizioso dopo 9 Gran Premi e diversi test in sella alla M1 ha un quadro ben chiaro della situazione. “La moto ha un ottimo comportamento di sterzata e offre molto grip all’anteriore. Quindi ti consente di girare in curva in modo veloce e fluido. Il punto è che al centro della curva e soprattutto in uscita di curva non offre molto grip sulla ruota posteriore. Quindi, se provi ad accelerare facendo affidamento sull’aderenza della ruota posteriore, non sei in grado di accelerare“.

Ritrovarsi nelle retrovie è sicuramente demoralizzante, allo stesso tempo fa comprendere cosa possono fare meglio gli altri che stanno davanti. “Se guardi le linee di Pecco e Miller, per esempio, frenano molto forte, puntano dritti in curva, sterzano, raddrizzano la moto e accelerano. Questo è esattamente l’opposto di quello che devi fare sulla Yamaha. Ma se guidi in quel modo o anche in quella direzione, non funziona ed è quello che faccio istintivamente“. Difficile dimenticare quel magico feeling che si era instaurato con la Desmosedici GP e che lo ha traghettato per tre volte ad essere vicecampione del mondo. “Se non freni forte stai molto largo, se rilasci completamente il freno e provi a farla girare, non puoi essere veloce su questa moto“.

Dovizioso senza vie di uscita?

L’unica via di uscita è imitare lo stile di Fabio Quartararo, anche attraverso i video, ma non è impresa facile e forse non ci sarà il tempo per proseguire questo lavoro in vista della stagione MotoGP 2023. E da Yamaha non arriveranno aggiornamenti importanti in tal senso. “È molto complicato lavorare su questi aspetti e migliorare il grip secondo me – dice Andrea Dovizioso come riporta Speedweek.com -. Questo richiede tempo. Ad essere onesto, non penso che qualcosa di significativo arriverà presto per capire la direzione e migliorare. Non me l’aspettavo, ma ci sarà un incontro per avere maggiori informazioni. Ma l’unico lavoro che posso fare è adattarmi il più possibile alla moto. Tuttavia, siamo troppo lontani. Anche se dovessi migliorare un po’ il distacco sarebbe comunque troppo grande“.

foto: WithU Yamaha RNF MotoGP Team

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