7 Giugno 2022

MotoGP, Andrea Dovizioso rassegnato: “Quartararo chiede cose diverse”

Andrea Dovizioso rassegnato dopo gara e test MotoGP in Catalunya. Yamaha deve seguire Fabio Quartararo e le sue richieste sono differenti.

MotoGP, Andrea Dovizioso

Andrea Dovizioso chiude il doppio round al Mugello e in Catalunya con zero punti: la stagione MotoGP si rivela una delusione per il 26enne forlivese che poco o nulla può fare per invertire questa tendenza. Da mesi ribadisce di conoscere i problemi in sella alla Yamaha M1, ma nulla può fare senza cambiamenti radicali da parte della Casa di Iwata. E in questo momento, con Fabio Quartararo già campione e in testa al Mondiale, non c’è nessuna intenzione di stravolgere i programmi tecnici.

Dovizioso dal week-end al test

Nella giornata di test al Montmelò Dovizioso ha compiuto 56 giri e provato diverse parti e nuove impostazioni, in particolare sulla zona del forcellone. “Non abbiamo provato niente di folle, ma ho provato il materiale che aveva il team ufficiale, il forcellone, la carena e mi sono sentito un po’ meglio. Vediamo se lo avrò per il prossimo round. Abbiamo anche provato una posizione diversa sulla moto ed è andata un po’ meglio, provato mappe diverse, piccole cose, ma questo è quello che possiamo fare“. La gara in Catalunya, invece, non ha regalato nessuna emozione. La caduta di Stefan Bradl alla 10 gli ha fatto perdere quattro posizioni: “Non riuscivo a sorpassare, né a fermare la moto in scia, ho bloccato la ruota anteriore e di conseguenza ho commesso due grossi errori. È stato un disastro“.

Yamaha sulla scia di Quartararo

Dopo appena tre giri il veterano della MotoGP ha dovuto fare i conti con il solito problema di innalzamento della pressione all’anteriore. “Era quasi impossibile guidare in quelle condizioni“. Le piccole novità provate nella giornata di test non basteranno a rivoltare la situazione attuale, né è scontato che siano subito a sua disposizione. “Non credo che li avrò per le prossime gare. Ho anche testato la carena con cui Morbidelli ha corso qui, ma non è migliore, perché il carico aerodinamico è un po’ più basso e penso che quello che guadagni in rettilineo sia inferiore a quello che perdi in frenata“. Nulla che possa rimediare alla mancanza di grip al posteriore che lamenta da tempo. “La Yamaha sta cercando di migliorare quanto chiesto da Fabio. È normale ed è giusto perché è in testa al Mondiale e l’ha vinto l’anno scorso“.

Il titolo MotoGP è la priorità

L’evoluzione della M1 procede in base alle sue richieste, che sono ben diverse da quelle di Andrea Dovizioso. “Il fatto è che sta chiedendo cose diverse da quelle di cui la maggior parte dei piloti avrebbe bisogno. Perché è in grado di sfruttare il potenziale della moto nelle aree in cui va bene, ma gli altri piloti no – ha sottolineato il forlivese -. Quindi stiamo chiedendo cose diverse. Ma quello di cui ho bisogno è molto difficile da implementare. È molto difficile capire cosa devi cambiare. Ciò richiede tempo e denaro. Se mi mettessi nei panni della Yamaha, prenderei la stessa decisione“. Inoltre il team RNF dal prossimo campionato MotoGP passerà con Aprilia, quindi si assottigliano le possibilità di ricevere nuove componenti. Ma il ‘Dovi’ sarà in pista dopo la pausa estiva, nonostante le voci di un ritiro anticipato? “Penso di si“.

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