10 Luglio 2020

MotoGP, Andrea Dovizioso in bilico: se non firma resta a piedi

Andrea Dovizioso è l'unico big della MotoGP a non avere firmato il rinnovo. Il forlivese rischia di restare a piedi se non trova l'accordo con Ducati.

Andrea Dovizioso

Il mercato piloti MotoGP comincia a piazzare gli ultimi tasselli. Valentino Rossi ha firmato, adesso all’appello manca solo Andrea Dovizioso, l’unico big che ancora non ha firmato sul futuro. Non c’è accordo sulle cifre: si vocifera metà dell’attuale stipendio, forse meno. Una cifra che sfiorerebbe i 3 milioni a stagione. L’emergenza Covid-19 ha messo a dura prova le casse di Borgo Panigale. O forse è la giusta carta per costringere il forlivese a mollare e dare così spazio al sogno incompiuto di Gigi Dall’Igna: Jorge Lorenzo. Il maiorchino si è offerto a chiare lettere e resta in attesa di una chiamata.

Il tempo stringe e Andrea Dovizioso rischia di non avere alternative. Yamaha, Suzuki, KTM hanno completato la line-up piloti per la stagione MotoGP 2021. Resta una speranza in Aprilia, ma non avrebbe una moto da subito vincente, né un ingaggio che merita. E in Honda si escludono ulteriori colpi di scena dopo l’arrivo di Pol Espargarò e il trasferimento di Alex Marquez in LCR. Del resto in Ducati l’unica certezza è Jack Miller, con contratto annuale nel team ufficiale. Il resto è ancora incerto. Johann Zarco spinge per “salire di grado”: team Pramac oppure factory, ma molto dipenderà dai risultati che riuscirà ad ottenere con la GP19 del team Avintia. Pecco Bagnaia non è in bilico, ma dovrà convincere i vertici della Rossa. Tito Rabat ha un contratto in scadenza a fine 2021.

L’ultimo dubbio del mercato piloti riguarda casa Aprilia e la sella di Andrea Iannone. Se il Tas di Losanna non lo scagionerà la RS-GP diventerebbe una posizione molto ambita. Ma Carmelo Ezpeleta sembra aver prenotato il posto ad un suo vecchio pupillo: Cal Crutchlow. L’unico pilota britannico della MotoGP che non ha nessuna intenzione di andarsene in pensione in una stagione MotoGP dimezzata dal Covid-19.

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4 commenti

  1. dinosaur_14861264 ha detto:

    Dall’Igna andrebbe licenziato in tronco! Già una volta fece ingaggiare il suo pupillo, se non erro per 24 milioni di Euro, che non finì tra i primi in campionato. Adesso insiste? Possibile che i suoi capi accettino questo comportamento? E poi, che dire di Lorenzo che molla Ducati, non certo con giudizi lusinghieri per andare in Honda, su una moto vincente, e non va piu’ in la’ di qualche diciottesimo? A questo punto lascia Honda, sempre criticando la moto e la Casa, dichiarando che si ritira per non pagare penali. Poi, invece va in Yamaha, dicendo che farà il collaudatore… ma poi dice che vorrebbe fare qualche gara … ma poi dice che magari tornerebbe ancora a tempo pieno. Infine, senza aver praticamente mai aver lavorato per Yamaha, torna a corteggiare Ducati. Sinceramente, una persona così doppia e subdola non l’ho mai conosciuta e non vorrei mai averci a che fare!

    • marcogurrier_911 ha detto:

      Dinosaur purtroppo il mondo va a rovescio e personaggi simili vanno avanti e bene anche così.
      Andrea in Aprilia sarebbe bello anche se non come VR, ci spero.

    • Anonimus ha detto:

      dinosaur, se non ci fosse il Sig. Dall’igna la Ducati sarebbe ancora un cancello inguidabile….

      • dinosaur_14861264 ha detto:

        Ammesso e non concesso che dall’Igna sia davvero un genio della meccanica ed il miglioramento di Ducati sia tutto merito suo, dovrebbero limitarlo a quello e non fargli gestire altro, come la scelta dei piloti. Resta comunque il fatto che la disponibilita’ economica del Reparto Corse, oggi (o meglio fino appena prima del Covid), è infinitamente maggiore di quella dei tempi di Filippo Preziosi.