2 Luglio 2022

MotoGP, Alex Rins deluso: Honda chiude le porte ai tecnici Suzuki

Alex Rins sarà un pilota del team LCR Honda nella stagione MotoGP 2023. Ma non potrà portare nessuno dei suoi tecnici con sé.

MotoGP, Alex Rins

Manca solo l’annuncio ufficiale ma Alex Rins ha trovato un accordo con Honda per il prossimo biennio in MotoGP. Farà parte del team LCR dove avrà a disposizione una RC213V con specifiche ufficiali, una condizione che lo ha spinto a scegliere il marchio HRC piuttosto che la Ducati del team Gresini Racing. Per il pilota Suzuki non c’è mai stata nessuna possibilità di dialogare con il team factory, da subito sulle tracce del già campione Joan Mir. Ma non avrà neppure la possibilità di portare con sé alcuni dei suoi tecnicdi più fidati.

Movimenti nel paddock MotoGP

Del resto in casa Honda funziona così, stessa sorte è capitata a Jorge Lorenzo al momento del passaggio da Ducati al costruttore giapponese. La filosofia nipponica resta ancora un po’ chiusa e “gelosa” nonostante alcune aperture di filosofia aziendale. Durante il GP di Assen è circolata la voce che Manuel Cazeaux, capotecnico di Rins, dalla prossima stagione farà parte del box Aprilia, al fianco di Maverick Vinales. Una vecchia conoscenza per il pilota di Roses che ha commentato l’indiscrezione con entusiasmo: “Non so se sia vero, ma sarebbe il ricongiungimento dei vari pezzi del puzzle“. L’ingegnere di origine argentina è una figura molto ambita nel paddock MotoGP, ma Honda non ha voluto saperne di sostituire uno dei suoi uomini ai box.

Non senza un certo rammarico da parte di Alex Rins. “È vero, Manu forse il prossimo anno andrà in Aprilia, peccato. Ho provato a portarlo nella nuova squadra in cui andrò, ma mi hanno detto che non potevo portare nessuno con me... Ma posso comprendere“. La speranza del pilota Suzuki è di riuscire a stabilire la stessa armonia degli ultimi anni anche all’interno del nuovo box. Il feeling con il capotecnico si sta rivelando davvero centrale nella buona riuscita di una stagione MotoGP, instaurandosi un rapporto di fiducia e amicizia che va ben al di là dei freddi dati di una telemetria o un setting. Ma è comprensibile anche la decisione del team LCR e della Honda di non rompere gli equilibri interni alla squadra, che finora hanno portato a buoni risultati.

Lascia un commento