26 Novembre 2022

MotoGP, Alex Marquez sulla crisi Honda: “Abituati a farsi guidare da Marc”

Alex Marquez chiude la parentesi Honda in MotoGP dopo un triennio deludente. Il neo pilota Ducati Gresini fa emergere alcune problematiche.

MotoGP, Alex Marquez

Alex Marquez ha chiuso la parentesi illusoria con la Honda, dopo tre stagioni MotoGP deludenti e due podi nel curriculum personale. Impensabile di continuare con il marchio HRC, in sella ad una RC213V che anche suo fratello maggiore Marc non riesce più a comprendere perfettamente. Tra l’altro in una nuova era dove i costruttori europei hanno preso il sopravventi su quelli giapponesi, forti di maggiori investimenti sul settore dell’aerodinamica e dispositivi holeshot. Già alla fine del campionato 2021 era diventato chiaro ad Alex che bisognava cambiare treno per rilanciare una carriera finora mai decollata in classe regina.

La grande opportunità di Alex Marquez

Nel test Irta di Valencia il due volte iridato ha saggiato per la prima volta la Ducati Desmosedici GP, un prototipo da cui dovrà distillare il massimo potenziale dimostrato da Pecco Bagnaia, Enea Bastianini e dagli altri colleghi di marca nell’ultima stagione MotoGP. Con questa moto anche un rookie come Fabio Di Giannantonio ha ottenuto la sua prima pole in master class al Mugello, Marco Bezzecchi il primo podio ad Assen. Per Alex Marquez sarà un mese di dicembre fatto di stretti contatti con il team Gresini Racing di Nadia Padovani e i suoi tecnici, per fare il punto sui dati raccolti a Cheste e migliorare setting ed ergonomia.

La preparazione fisico-atletica vera e propria inizierà a gennaio, il Mondiale 2023 sarà fondamentale per disegnare i suoi orizzonti professionali. Salire sulla moto iridata infrange ogni alibi. “In un certo senso genera pressione, ma devi prendertela. Sono consapevole che questa è l’opportunità che cercavo da tempo, quella che cercavo in Honda ma non l’ho trovata – ammette Alex ad ‘AS’ -. Cercare un’altra strada a volte aiuta“.

L’analisi della crisi Honda in MotoGP

Nel prossimo test MotoGP in Malesia il pilota Gresini non avrà la necessità di testare aggiornamenti per Ducati. A sua disposizione una moto subito competitiva e una gran mole di dati della telemetria su cui concentrarsi insieme allo staff tecnico. “Ovviamente anche la Honda migliorerà durante l’inverno e a Sepang avranno una moto molto migliore, ma non ci penserò. Guarderò la mia e so che la moto va veloce“, ha proseguito Alex Marquez guardando le prime uscite di Joan Mir e Alex Rins con la RC-V. Il vero problema in HRC è la comunicazione… “Questo è stato il grosso problema per Honda. Molte volte, come ha detto Marc , le informazioni si perdono. Alla fine non credo sia un problema di guida, ma di organizzazione. Alberto (Puig), Marc… lo hanno detto tutti in Honda. Se si organizzeranno sarà meglio (ride, ndr)”.

L’assenza di suo fratello Marc Marquez

Dall’inizio della preseason MotoGP 2022 qualcosa è andato storto a livello ingegneristico. Le modifiche apportate sono sicuramente un passo avanti rispetto al prototipo 2021, ma gli altri marchi hanno saputo fare di più e meglio. L’assenza di Marc Marquez ha reso tutto più difficile, in un ambiente dove erano soliti seguire in tutto e per tutto le sue indicazioni per l’evoluzione della Honda RC-V.Erano abituati a farsi sempre guidare da Marc e perdere quel riferimento li ha fatti barcollare. Io stavo lì per aiutarli, non hanno sfruttato il mio lavoro o io non li ho aiutati abbastanza, ma perché neanche loro mi hanno dato niente. È qui che mi sono sentito un po’ più fuori posto in Honda. Non mi sono mai sentito preso in seria considerazione“.

A stagione in corso gli ingegneri HRC hanno provato ad apportare modifiche e aggiornamenti, ma senza risultato. “Ogni volta che si provava qualcosa non cambiava nulla o era peggio… Migliorare durante la stagione – ha concluso Alex Marquez – è quello che ci è mancato“.

Foto: MotoGP.com

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