7 Dicembre 2022

MotoGP, Alex Marquez: “Restare in Honda significava morire”

Alex Marquez chiude il triennio MotoGP in Honda con amarezza. Con Gresini cerca il riscatto e apre all'ipotesi di suo fratello Marc in Ducati.

MotoGP, Alex Marquez

Alex Marquez, già due volte campione del mondo, ha speso le sue prime tre stagioni in MotoGP con la Honda. Nel 2020 il salto al team Repsol Honda, approfittando dell’addio anticipato di Jorge Lorenzo, un collaudo che gli consente di centrare due podi e chiudere 14° con 74 punti. Peccato che Alberto Puig e i vertici HRC avessero deciso la sua retrocessione in LCR Honda ancor prima che iniziasse la sua prima stagione, per fare posto alla scommessa Pol Espargarò. Una decisione incassata con diplomazia, ma in fondo mai digerita.

Prima esperienza MotoGP da archiviare

Verso metà campionato 2022 il suo ex manager Emilio Alzamora gli trova un posto libero in sella alla Ducati del team Gresini Racing. A sua disposizione una Desmosedici GP22 che già lo ha entusiasmato nella giornata di test MotoGP a Valencia, adesso il destino è nelle sue mani. Per qualche giorno lascerà Madrid, dove si è trasferito con suo fratello Marc, per tornare nella sua Cervera in occasione delle feste natalizie. Finalmente ha ritrovato il sorriso dentro, ha ritrovato stimoli e aspettative e si lascia alle spalle il triste triennio con HRC. “So che moto avrò e non devo farmi mille domande su cosa troverò nei test di febbraio“, racconta a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Ho finito la stagione psicologicamente al limite per quello che è successo in Honda, gli ultimi mesi sono stati difficili… Ci voleva un cambio, restare avrebbe significato morire. Ho voglia, so di avere una moto veloce. E questo per un pilota è importante. Poi, ciò che succederà dipenderà dal polso destro“.

La delusione di Alex Marquez

In particolare l’ultima stagione MotoGP è stata particolarmente deprimente per Alex Marquez. Pochi aggiornamenti ad inizio Mondiale e tutti senza buon esito. Una volta ufficializzata la notizia del passaggio in Gresini per il 2023 non è arrivato più nulla. L’assenza frequente di suo fratello Marc Marquez negli ultimi tre anni ha contribuito sicuramente alla debacle della Honda RC213V. Ma i vertici del team non hanno mai sfruttato il suo talento per portare avanti l’evoluzione della moto, invece affidata a Nakagami e Bradl. Non facile vedere i costruttori rivali fare passi da gigante in avanti e HRC restare ferma al palo, in attesa del ritorno di Marc a Misano. A quel punto il ritmo di lavoro è decisamente cambiato, segno che il costruttore dell’Ala dorata vuole continuare a puntare solo sulla sua punta di diamante…

Quando Alex Marquez è entrato in Honda tutti si aspettavano un occhio di riguardo nei suoi confronti da parte della Honda, “invece è stato il contrario“. Nel 2020 tutto era filato liscio, già alla fine del 2019 aveva tenuto un test sulla moto di Jorge Lorenzo, tutto procedeva per il meglio. “Ma quando mi hanno messo in LCR (il team di Lucio Cecchinello, ndr) mi sono sentito solo e non importante. Da parte di Honda, non del team, con cui ho sempre avuto un grandissimo rapporto“. All’epoca ha finto di accettare la decisione con un sorriso, ma in realtà era profondamente deluso per una decisione presa a tavolino. Avrebbe voluto rifiutare il trasferimento nel team satellite, ma sia Alzamora che suo fratello Marc lo hanno fatto desistere.

Ipotesi future per Marc Marquez

Chiusa la porta sul passato, il minore dei fratelli Marquez guarda avanti. C’è grande soddisfazione dopo il test MotoGP a Valencia, sono bastati pochi giri per effettuare gli stessi tempi con la Honda. Sulla strada del ritorno a casa ha viaggiato con Marc, profondamente deluso per la mancanza di aggiornamenti utili da parte della Honda. “Eravamo in auto assieme e non ci siamo detti una parola. Marc era arrabbiato nero. Gli ho chiesto se avesse provato cose nuove, mi ha risposto di sì, ma che non funzionava niente, e basta“. Per molti Alex potrebbe aprire la strada a Marc in Ducati alla fine del 2024, un’ipotesi non del tutto surreale. Molto dipenderà dalla Honda: se riuscirà a fare i passi avanti necessari il pluricampione resterà fedele al marchio che gli ha dato tanto. “Ma se la moto non sarà quella per il Mondiale, allora sarà possibile“.

Foto: MotoGP.com

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