8 Luglio 2021

MotoGP, Aleix Espargarò: “Valentino Rossi idolo, ma non è il migliore”

Aleix Espargarò, all'apice della carriera in MotoGP, mette a confronto Valentino Rossi e Marc Marquez. E Andrea Dovizioso si allontana da Aprilia...

MotoGP, Aleix Espargaro

Aleix Espargarò è il secondo pilota più anziano della MotoGP dopo Valentino Rossi. Nessun titolo mondiale nella sua bacheca, ma una lunghissima esperienza nel Motomondiale intrapresa nel 2004. In una lunga intervista a DAZN ha passato in rassegna la sua carriera e messo sotto la lente di ingrandimento i più grandi campioni incontrati sul suo cammino.

Il momento d’oro di Aprilia

Quest’anno ha finalmente ritrovato una moto con cui poter puntare in alto. La Aprilia RS-GP21 ha compiuto un grande balzo in avanti e continua nella sua evoluzione grazie alla concessioni. Unico costruttore a poterne beneficiare, da qualche mese c’è anche Andrea Dovizioso a dare manforte alla causa Aprilia. “Sono nel momento più bello della mia vita sotto tutti i punti di vista. In questo momento sono felice . Sono motivato e felice. In gara essere tra i migliori è il top“.

Nella pausa estiva Aleix Espargarò dovrà dare una mano nello sviluppo del prototipo, probabilmente anche con dei test in galleria del vento. Il lavoro svolto da Dovizioso si sta rivelando utile, ma difficile immaginare un suo ritorno in MotoGP. “Aiuterebbe avere un compagno di squadra più forte o un team satellite. Dovi ha fatto un paio di test con noi, ma finora non è stato molto competitivo e sembra che non voglia correre. Io sono un suo grande fan, ma trovo difficile per lui che sia il mio compagno di squadra“.

Il confronto Rossi-Marquez

Il pilota di Granollers ha anche parlato della leggenda Valentino Rossi, arrivato ad un bivio della sua carriera. “La passione per le moto di Valentino è brutale. Sa di non essere competitivo, purtroppo lo vediamo tutti i weekend che non ha la freschezza che aveva prima. Mi fa arrabbiare perché mi piacerebbe vedere Valentino davanti – sottolinea Espargarò -, lo dico di cuore, ma è molto difficile. Mi restano un paio di anni buoni. Fisicamente non ho nulla da invidiare ai giovani. Ma non mi avvicinerò all’età di Valentino in campionato”.

Ma il vero punto di riferimento della MotoGP odierna resta Marc Marquez. “E’ il miglior pilota della storia. Il mio idolo è Valentino Rossi da quando ero piccolo, Agostini e Nieto hanno più titoli, ma se analizzi i rivali che Marquez ha dovuto battere, è un’altra storia. Valentino ha avuto Sete (Gibernau), che gli ha reso le cose un po’ difficili, e qualche altro italiano. Marc sta lottando con i migliori piloti della storia. Se ora facciamo una lista dei 15 migliori piloti della storia, Marc doveva vincerne otto e Valentino no“.

Jonathan Rea “In Testa, la mia autobiografia” In vendita anche su Amazon Libri

Foto: Getty Images

Lascia un commento

4 commenti

  1. Anonimus ha detto:

    Una cavolata dietro l’altra…. Rossi ha battuto Lorenzo, Pedrosa e Stoner quand’erano nel fiore degli anni, Marc arrivò quando ormai erano in fase calante e soprattutto non c’era più Casey….
    Poi questa gran presunzione di credere che i piloti di oggi sono i piloti migliori di sempre per il semplice fatto che sono più atletici, quando poi si lamentano sempre delle condizioni dell’asfalto su ogni tipo di circuito mentre ai tempi di Agostini si correva al TT con buche e strada polverosa!

  2. FRA 1988 ha detto:

    Sono tutti pronti a stilare classifiche all time ma che lo facciano piloti di spessore non Aleix o altri. Gibernau non avrà vinto tantissimo ma lo ha fatto contro un Rossi all’apice del successo e va rispettato. Tu,caro Aleix,non sei nemmeno al livello di nominare Sete perchè il palmares recita: 0 successi,2 podi in oltre 250 gare. Con tutto il rispetto ma se l’Aprila avesse veramente voglia di investire su un top rider andrebbe a cercare altri profili e saresti una seconda guida.

  3. fabu ha detto:

    Stoner, Lorenzo, Pedrosa, Biaggi, Capirossi….tutte mezze seghe perdenti.

  4. Macx ha detto:

    A parte la superficialità degli accostamenti, questi paragoni sono sempre delle cazzate, uno gli avversari non se li sceglie ma se se li trova. Ricordo Dhooan che in un intervista si lamentava che praticamente correva da solo perchè non c’erano avversari al suo livello