22 Febbraio 2023

MotoGP, Alberto Puig realista: “La differenza con Ducati è netta”

Alberto Puig, team manager Honda, ammette la superiorità della Ducati. Nel test MotoGP a Portimao Honda cerca un colpo di coda tecnico.

MotoGP, Alberto Puig

Alberto Puig è uscito indenne dalla restaurazione all’interno del team Repsol Honda. Il team manager nutre ancora di massima fiducia da parte dei vertici dell’Ala dorata, nonostante il difficile triennio in MotoGP dettato anche da sue decisioni. Falliti i tentativi con Jorge Lorenzo e Pol Espargarò, si tenta la carta Joan Mir, pur consapevole che sarà ancora Marc Marquez la punta di diamante su cui convogliare ogni sforzo e speranza.

Un’altra stagione MotoGP in salita

La risalita al vertice del Mondiale non è facile, anche stavolta il costruttore giapponese non partirà da favorito. Nel test di Sepang qualche piccolo passo avanti c’è stato rispetto a Valencia, ma non quanto basta per tenere il passo della Ducati. L’11-12 marzo a Portimao si tenterà il tutto per tutto, sarà l’ultima occasione utile per sistemare tutti i dettagli in ottica campionato, sebbene non si possa nascondere un certo ritardo nell’evoluzione della RC-V 2023. “È chiaro che non siamo dove vorremmo. Dobbiamo continuare a testare soluzioni, abbiamo molte idee, ma dobbiamo consegnarle ai piloti e dimostrare che funzionano. Questo è fondamentalmente ciò che stiamo facendo adesso“.

I quattro piloti Honda hanno la stessa moto e tutti remano nella stessa direzione. L’arrivo di Ken Kawauchi servirà a mettere ordine allo sviluppo e all’organizzazione della squadra, però serve tempo prima di tracciare un nuovo percorso. A meno di un mese dall’inizio del campionato MotoGP non si attendono miracoli, bensì piccoli passi avanti su cui intervenire un po’ per volta. “Uno dei nostri obiettivi adesso è migliorare la trazione, ma non è l’unico. Dobbiamo migliorare molte, molte cose“, ha aggiunto Alberto Puig. “Penso che stiamo andando nella giusta direzione. Ora abbiamo quattro moto identiche, ciascuna con i rispettivi assetti“.

Il gap dalla Ducati

L’ex pilota prova a infondere ottimismo, è suo dovere tenere alta la pressione e non abortire gli stimoli. Gli ingegneri hanno lavorato soprattutto sul telaio della moto, per scongiurare l’alto rischio di cadute che sono costate care a Marc Marquez (quattro operazioni all’omero e due casi di diplopia). Da qui l’apertura a nuove collaborazioni, con Kalex e Akrapovic, per provare a rimescolare le carte. E l’arrivo dell’ex ingegnere Suzuki che sta apportando un nuovo ‘modus laborandi’ all’interno del team, senza sviscerare il Dna tipico della Honda. C’è ancora da fare e rincorrere, spodestare il marchio di Borgo Panigale dal trono della MotoGP non sarà semplice per nessuno. “La differenza con la Ducati è netta“, ha ammesso Puig. “Hanno molto potenziale sul giro e dobbiamo migliorare. Hanno fatto un passo avanti, ed è questo che ci motiva a migliorare. Ma la realtà è che loro sono un passo avanti“.

Foto: Box Repsol

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