12 Febbraio 2021

MotoGP, Alberto Puig: “Nessuna moto è come la Honda”

Alberto Puig vanta il carattere difficile ma vincente della Honda in MotoGP. E Marc Marquez: "Peccato per l'infortunio, ma a Jerez mi sono divertito".

MotoGP, Alberto Puig

In casa Honda gli ingegneri sono al lavoro sulla ciclistica per rendere la RC213V più adatta allo stile di guida dei suoi piloti. Nelle ultime stagioni MotoGP i tecnici giapponesi hanno focalizzato il lavoro sullo stile di Marc Marquez, inevitabilmente. Ma in realtà la moto della casa dell’Ala dorata ha mantenuto la sua difficoltà di fondo, insita nel suo DNA. Honda “è passione per vincere e non mollare, mai con l’obiettivo di costruire sempre moto migliori“, spiega Alberto Puig a MCN. “La cultura e lo spirito della Honda per le competizioni ha un grande valore nelle gare motociclistiche“.

Jorge Lorenzo non è riuscito ad adattarsi a questa moto, colpa anche di qualche infortunio di troppo. Ma una volta compreso il suo carattere difficile può regalare grandi soddisfazioni. Ne sanno qualcosa Marc Marquez e Casey Stoner, “due dei piloti più talentuosi… Quando fai quello che vuoi con una Honda, la differenza con le altre non è solo grande… è enorme. Forse con un’altra moto il pilota non poteva fare questa grande differenza“, aggiunge il team manager catalano. “Honda è una moto fisica, può risultare difficile. La Honda è sempre stata una moto tecnica che devi capire come guidare. E’ una moto rigida con molta potenza e non una moto con cui puoi andare facilmente dove vuoi che vada“.

Marquez-Espargarò nuova line-up

Del resto nel primo round MotoGP a Jerez Marc Marquez ha dimostrato cosa fosse possibile fare con una Honda. Dopo la prima caduta è scivolato in fondo al gruppo, ma in una decina di giri è ritornato nelle posizioni di vertice… prima della terribile caduta. “Mi spiace per l’infortunio, ma non sai quanto mi sia divertito in gara“. Da quest’anno nell’arco Repsol Honda ci sarà una nuova freccia, Pol Espargarò. Ha lasciato una KTM cresciuta insieme a lui per tentare l’azzardo che potrebbe portarlo alla gloria. “Ognuno cerca la sua opportunità e quando la trova non dice no“.

Finora il neo arrivato in HRC ha potuto provare solo l’ergonomia della RC213V. “La Honda è una moto piccola e queste moto più corte tendono a muoversi un po’ di più, ma è il tipo di moto che mi piace guidare. Hai un grande input, sei tu quello che dice alla moto cosa fare costringendola a fare cose che non vuole fare. Mi piace frenare tardi e sulla Honda devi frenare tardi e in modo molto aggressivo. Questo favorisce il mio stile“.

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2 commenti

  1. Makiland ha detto:

    Credo che cucire una moto su di un solo pilota sia sbagliato. E’ vero che ogni pilota regola ogni cosa in funzione de suo stile, ma se fai una moto per un pilota quell’ impronta resta indelebile. E’ certamente il caso di Honda in quanto troppi piloti valenti si sono “scontrati” con la sua ciclistica corta e con il suo motorazzo esplosivo. Ognuno ha il suo stile ed è di certo per questo che i vari Marchi stradali hanno i loro fans affezionati. Innamorati, addirittura.
    Il professionista deve e può adattarsi, ma se “rende” come MM ecco che il “sarto” gli cuce una moto per lui ,,, Ma se per caso accade, come ora che LUI non c’è e non si sa se e quando ci sarà ??? Che fare
    Mica tutti si chiamano MM … nemmeno JL … o VR …
    Il Mondiale vinto da Suzu … DEVE insegnare qualcosa … O NO ?