15 Novembre 2022

MotoGP 2023, Valentino Rossi: scelte strategiche nel box VR46

Nella stagione MotoGP 2023 il team VR46 di Valentino Rossi adotterà due Ducati GP22: Alessio Salucci spiega la scelta strategica.

MotoGP, Valentino Rossi

Buona la prima per il team Mooney VR46 di Valentino Rossi, che chiude il primo anno in MotoGP con Luca Marini e Marco Bezzecchi rispettivamente al 12° e 14° posto. Il 24enne rookie romagnolo ha regalato anche il primo podio alla squadra “made in Tavullia”, a Luca Marini è mancata la zampata vincente per la top-3, ma insieme hanno gettato le fondamenta per una stagione 2023 di alto livello. Merito anche del buon lavoro svolto dal team director Alessio Salucci, che sta mettendo a frutto l’esperienza accumulata al fianco del Dottore durante la sua lunga e leggendaria carriera.

La moto iridata nel team di Valentino Rossi

Nella giornata di test Irta a Valencia all’interno del box VR46 sono arrivate le Ducati Desmosedici GP22 per entrambi i piloti. Tanto per intenderci, quella con cui Pecco Bagnaia (un altro figlio della VR46 Academy) si è affermato leader della classe MotoGP. “Abbiamo la moto del campione del mondo per Bezzecchi, abbiamo dato una verniciata e gas“, spiega ‘Uccio’. “I ragazzi hanno trovato le moto ufficiali 2022, i ragazzi sono contenti, hanno delle migliorie. Soprattutto l’erogazione del motore è più dolce, quello che mancava a Luca Marini… Siamo partiti con il piede giusto, pensando al 2023 siamo abbastanza contenti“.

Una scelta strategica per la VR46

Nel 2022 Marco Bezzecchi ha ricevuto una Ducati GP21, Luca Marini la Desmosedici GP22 ufficiale, ma sarà diversa da quella che entrambi utilizzeranno il prossimo anno. Infatti avranno a disposizione gli ultimi aggiornamenti della moto iridata vista a Valencia nell’ultima gara. “Per la stagione MotoGP 2023 abbiamo due GP22, abbiamo deciso di non avere la moto factory come successo a ‘Maro’ quest’anno“, prosegue Alessio Salucci. Una scelta che ha senso, “per dare continuità al lavoro svolto quest’anno. Ma anche per avere due moto identiche nel box, così che anche il team possa lavorare meglio e sfruttare al massimo i dati l’uno dell’altro. Quando all’inizio dell’anno Pecco Bagnaia aveva avvertito qualche problema sulla GP22, Ducati ha fatto delle migliorie, quindi la sua moto iridata non è quella che ha usato Marini nel 2022“.

Il motore della Ducati GP22

Il team di Valentino Rossi vuole alzare l’asticella degli obiettivi e delle prestazioni, cavalcando l’onda del successo di Bagnaia e la vasta mole di dati a disposizione. “Adesso abbiamo il miglior pacchetto Ducati del ’22 che useremo nel 2023, mentre Pramac avrà le GP23“. Il primo vantaggio sarà a livello di motore, il best lap di Luca Marini nella giornata di test a Cheste è un primo segnale positivo. “Pecco e Dall’Igna hanno fatto un ottimo lavoro per rendere il motore un po’ più dolce ed è molto importante. Se dal 0 al 15% di gas rompi il grip, poi deve lavorare di elettronica per non fare spinnare la moto. Se invece il motore è più dolce e rompe il grip riesci a fare più percorrenza, a uscire più forte, quindi tutto meglio“.

‘Uccio’ promosso a pieni voti

Anche Alessio Salucci arriverà ai nastri di partenza del Mondiale MotoGP 2023 con più peso nel suo bagaglio tecnico e manageriale. “A furia di fare meeting sono ingegnere anch’io, se vuoi stare qui prima o poi impari (ride, ndr)”. Nuova esperienza anche per l’amico di sempre di Valentino Rossi, ritrovatosi a gestire un team in classe regina dopo l’addio del nove volte iridato. “Fino a metà campionato soffrivo la non presenza di Vale, ma alla fine Pecco e il nostro team sono stati strepitosi. Anche per questo abbiamo deciso di continuare con la GP22. Un anno fa avrei firmato con il sangue per finire così questo Mondiale“. E il bello deve ancora venire.

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