21 Maggio 2023

KTM vuole vincere: l’aerodinamica dietro la crescita in MotoGP

Dan Marshall di KTM ha parlato dell'importanza dell'aerodinamica in MotoGP, della collaborazione con Red Bull e dell'ipotesi di "imitare" la F1.

KTM aerodinamica MotoGP F1

L’aerodinamica è diventata sempre più importante in MotoGP e ogni costruttore deve adeguarsi, trovando le giuste soluzioni per essere competitivo. Ducati è stata la prima ad investire in quest’area e ha “costretto” la concorrenza a fare altrettanto. KTM è in crescita e ha iniziato bene il campionato 2023. Ha assunto ingegneri provenienti dalla F1 e si avvale anche della collaborazione con Red Bull Advanced Technologies.

La casa di Mattighofen ha allestito un reparto corse di altissimo livello, soffiando anche qualche tecnico alla Ducati. Senza dimenticare la presenza di Dani Pedrosa come tester dal 2019. Il progetto MotoGP sembra aver preso la giusta direzione, anche se la RC16 va ulteriormente migliorata e bisogna capire se la coppia Binder-Miller possa essere quella giusta per puntare al titolo. I due sono sotto contratto fino al 2024 e dovranno fare risultati, nel frattempo il team valuterà se sarà necessario puntare su un altro pilota (Marc Marquez?) in ottica 2025-2026.

KTM e l’aerodinamica: parla Dan Marshall

Dan Marshall ha parlato al blog ufficiale KTM del suo arrivo nel team austriaco e della crescita dell’importanza dell’aerodinamica in MotoGP: “Per dieci anni ho lavorato in F1 e nell’aerodinamica per la Force India. Ho sempre avuto passione per le moto e ho intrapreso la carriera nelle due ruote quando si è presentata l’opportunità con KTM. Volevano spingere di più sull’aerodinamica, quando cinque anni fa è diventata più importante per la competitività. Abbiamo migliorato la comprensione della moto e sappiamo dove possiamo applicare carichi per renderla più veloce in frenata, in curva o in accelerazione. Abbiamo capito molto di più come ali e carenature interagiscono, ora le consideriamo come un unico corpo che lavora aerodinamicamente“.

KTM, partnership proficua con Red Bull

In MotoGP è necessario spremere ogni settore per avere successo, diventa fondamentale investire e farlo bene. Il capo dell’aerodinamica KTM ha anche spiegato che la collaborazione con Red Bull Advanced Technologies è un valore aggiunto ed è utile per entrambe le parti: “Sono grato del fatto che sia sia compreso quanto sia importante l’aerodinamica. Abbiamo reagito, ci siamo chiesto ‘come possiamo vincere il titolo mondiale?’ e abbiamo approfittato della possibilità di lavorare con RBAT. Il progetto è in corso e siamo delineando gli obiettivi. I loro ingegneri sono intelligenti ed esperti ci ascoltano e provano le cose. Ci sono tanti scambi di idee. Hanno molte risorse, possono progettare e simulare a un ritmo molto più veloce”.

Il futuro dell’aerodinamica in MotoGP

Marshall ha anche risposto su come immagina il futuro dell’aerodinamica nella classe regina del Motomondiale e ha fornito più scenari possibili: “Stiamo vedendo meno sorpassi e penso sia dovuto all’aerodinamica più pesante delle moto e alla maggiore difficoltà di uscire dalla scia per completare il sorpasso. L’aerodinamica potrebbe essere vietata, ma spero di no. Come puoi vietare qualcosa che è aerodinamico di natura come una moto da corsa che spinge l’aria? Potrebbero seguire la strada della F1 e consentire un’aerodinamica attiva con un sistema DRS. Un’altra via può essere lasciare spazio alla creatività e alla liberta aerodinamica, ma senza la massa di scie e turbolenze che erano il problema delle prime ali anni fa. Sono ancora presenti e probabilmente sono peggiorate, perché ci sono tante parti aerodinamiche sulla moto. Il peso aerodinamico sta aumentando, bisogna concordare un modo ragionevole per tenerlo sotto controllo“.

Foto: KTM Racing

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