15 Agosto 2020

Franco Morbidelli: “Battere Valentino Rossi non dà un gusto particolare”

Franco Morbidelli parla del suo primo podio in MotoGP e del rapporto con Valentino Rossi: "Mettere dietro Vale non dà una soddisfazione particolare".

Franco Morbidelli MotoGP 2020

Franco Morbidelli, l’allievo per eccellenza di Valentino Rossi, vuole riprovare a ripetersi in Austria dopo il primo podio MotoGP in carriera. Il 9 agosto a Brno saranno una data e una pista che ricorderà per tutta la vita. “Speravo di raggiungere questo obiettivo per una soddisfazione personale, mi ero prefissato quel paletto già dall’anno scorso, ancora di più all’inizio di quest’anno“. Nel 2019 ha vissuto un po’ all’ombra del neo arrivato Fabio Quartararo, ma da quest’anno vuole invertire la tendenza.

Il rapporto con Vale

Il podio di Brno deve rappresentare un trampolino di lancio per la sua carriera in MotoGP. Simbolicamente significativo l’abbraccio con Valentino Rossi dopo il giro d’onore. “Tanta felicità, la condivisione di un momento felice per me con un mio amico (Valentino Rossi, ndr). In pista siamo avversari ma ho festeggiato con lui dei suoi beni risultati e sono felice quando li ottiene“. Capita sempre più spesso di vederlo davanti al suo maestro… “Quando metto dietro Valentino cerco di mettere dietro più veloci possibile in pista. Non ho più soddisfazione a mettere dietro Vale più che un altro pilota, in gara sono tutti uguali“.

Il destino vuole che Valentino Rossi e Franco Morbidelli condividano lo stesso box nella prossima stagione MotoGP. Un sogno che si avvera, uno stimolo in più per continuare a fare bene. “Bisognerà continuare a fare un ottimo lavoro, sarà una bella storia soprattutto per me avere un compagno di squadra come lui“.

La famiglia e le origini brasiliane

Parte del merito va al Dottore, un’altra parte alla sua famiglia che ha scommesso su di lui. “La mia famiglia, soprattutto mio padre (Livio, ndr), ha spinto molto affinché il nostro sogno si avverasse. Ho fatto tanta strada dalle minimoto. Mia madre Cristina dopo il podio mi ha fatto i complimenti, non mi segue tanto ma mi segue. Lei è molto solare. Con mio padre (scomparso nel 2013, ndr) ci parlo spesso durante le gare“.

Brasiliano di origine, non ha mai dimenticato la terra materna e la sua dedizione per un fuoriclasse carioca come Ayrton Senna. “Essere accostato ad Ayrton è una cosa fantastica, era molto più riflessivo di me – racconta Franco Morbidelli -. Quando è successo l’incidente nel 1994 sono nato io, ma ho visto tante cassette, ho sempre avuto un poster gigante davanti al mio letto che ho ancora adesso. Mi ispiro molto a lui“.

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