27 Agosto 2023

Dan Rossomondo rassicura: “Non voglio americanizzare la MotoGP”

Rossomondo, dopo gli anni NBA, vuole aiutare la MotoGP a espandersi. Ha spiegato nuovamente qual è la sua filosofia di lavoro.

Dan Rossomondo, i progetti per la crescita della MotoGP

Ad aprile la MotoGP ha ufficializzato l’ingaggio di Dan Rossomondo come nuovo direttore commerciale e ci sono grandi aspettative sul suo lavoro. Ha maturato un’enorme esperienza in uno sport molto diverso come la NBA e ora sta affrontando la sfida di far crescere in maniera importante il Motomondiale, oltre alla Superbike.

MotoGP, le idee di Dan Rossomondo

Dopo questi mesi di lavoro, Rossomondo si è fatto un’idea migliore del nuovo ambiente in cui sta operando. Intervistato da amcn.com, si è così espresso in tal senso: “Mi sono reso conto che il nostro è uno sport fantastico – riporta Motosan.ese ho imparato che abbiamo una grande opportunità per portarlo a un pubblico più ampio. Molte persone mi chiedono se sia possibile modernizzarlo o americanizzarlo, io dico di no. L’obiettivo è diffonderlo a più persone possibili, ma vogliamo essere amati per quello che siamo e non per qualcosa che non siamo“.

La MotoGP deve crescere, però il nuovo direttore commerciale è convinto (giustamente) che non debba essere snaturata. Sicuramente gli Stati Uniti sono un mercato importante e c’è l’obiettivo di avere almeno un’altra gara, oltre a quella di Austin: “Non possiamo costruire un circuito da un giorno all’altro – commenta Rossomondo – per correre negli Stati Uniti. Dobbiamo lavorare con i partner per sviluppare circuiti e vedere come arrivarci“.

Mancanza di personaggi e grandi battaglie

Oggi la MotoGP è dominata da Ducati, che con Pecco Bagnaia ha preso il largo in classifica e può ragionevolmente pensare di rivincere il titolo piloti. Qualcuno dice che il campionato è un po’ noioso. Rossomondo risponde: “È un dilemma costante in questo mondo: vuoi equilibrio o vuoi dominio? Probabilmente una combinazione di entrambi. Gli sport americani ci pensano continuamente. È positivo per la Bundesliga che il Bayern Monaco vinca per 11 anni di fila? Il Manchester City sta dominando in Premier League. Lì c’è una posizione dominante. L’equilibrio è qualcosa di interessante“.

Anche l’assenza di vere star è uno dei punti spesso messi in evidenza quando si parla di MotoGP. Però il chief commercial officer non è preoccupato: “Con Jordan c’erano aumenti degli ascolti del 40% quando era in TV, questo perché la gente lo amava o lo odiava. La cosa migliore è l’incertezza dei risultati, non sapere fino alla fine cosa accadrà. Verstappen in F1 è una bestia, ma Mercedes in Spagna è stata felice di arrivare seconda a 20 secondi. Quest’anno abbiamo avuto 11 piloti sul podio ed è grandioso“.

Foto: MotoGP

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