20 Maggio 2022

Andrea Iannone da piccolo: “Era già sicuro di arrivare in MotoGP”

Andrea Iannone ha vinto il Campionato Italiano di Minimoto nel 2003 ma aveva già la certezza di arrivare in MotoGP. Il ricordo di chi correva con lui in minimoto

Andrea Iannone

Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli. La frase di Vittorio Alfieri fotografa più di ogni altra l’infanzia di Andrea Iannone. Il pilota di Vasto probabilmente sta già contando i giorni che lo separano dal momento in cui potrà tornare a gareggiare. Ieri sera ha presentato, con un video su Instagram, la sua Aprilia RSV4 con una nuova livrea molto accattivante. Fino al termine della squalifica però la può utilizzare solo per andare a girare in pista per puro divertimento. Durante la festa Aprilia All Star aveva detto a Corsedimoto che pensa spesso al suo rientro (leggi l’intervista).

Della sua carriera nel motomondiale si sa di tutto e di più ma chi era Andrea Iannone da ragazzino, prima di approdare al Mondiale 125? Nato a Vasto nell’agosto 1989, ha iniziato a gareggiare in minimoto da bambino e nel 2003 si è laureato Campione Italiano di Minimoto categoria Senior a Latina, su una GRC.

Quell’anno gareggiava con lui, sempre su una GRC, il giovane sammarinese Luca Pelliccioni, per tutti “Tigna24”. Luca aveva 2 anni in più di Andrea, non erano rivali ma amici e quando era possibile cercavano di aiutarsi reciprocamente. Nel 2004 Andrea è approdato al CIV 125 ed al Campionato Spagnolo 125 mentre Luca Pelliccioni ai trofei classe 600. Ha gareggiato per un paio d’anni a livello nazionale poi ha lasciato le competizioni per dedicarsi ad altro.

Luca, com’era Andrea Iannone ai tempi delle minimoto?

“Era già un professionista anche se era un ragazzino. Io e gli altri gareggiavamo in minimoto per puro divertimento, senza particolari ambizioni mentre Andrea Iannone voleva arrivare in MotoGP. Aveva le idee chiarissime, sapeva perfettamente dove voleva arrivare e si impegnava al massimo, con ogni sua energia, seguito da suo fratello sulle varie piste. Aveva una mentalità totalmente diversa rispetto alla mia e a quella di altri piloti di minimoto. Curava ogni minimo dettaglio, era consapevole delle sue qualità e che sarebbe arrivato al Motomondiale. Voleva assolutamente arrivare in MotoGP, si era posto quell’obbiettivo e l’ha raggiunto. Io ero certo che ce l’avrebbe fatta: era talmente tanto determinato che era impossibile che non ci riuscisse. Spero che la determinazione che aveva da piccolo lo possa aiutare anche oggi e nelle sue sfide future”.

Non eravate rivali ma amici

“Lui anche se aveva 14 anni era un professionista, io ero praticamente un amatore anche se a fine stagione andavo benino e tentavo di tenere dietro i suoi avversari. Non ci poteva essere rivalità tra noi perché eravamo su livelli totalmente diversi e io ero più grande”.

Hai continuato a seguirlo?

“Si ma in tv, da semplice tifoso, ricordando con un sorriso quel Campionato Italiano di Minimoto 2003 corso assieme a lui”.

Che favola Marco Simoncelli! “58” racconto illustrato in vendita anche su Amazon Libri

Lascia un commento