16 Ottobre 2023

MotoGP, ‘warning’ a quattro piloti per la pressione gomme in Indonesia

Dal GP Catalunya c'è grande attenzione sulla pressione delle gomme. Ecco la situazione in MotoGP dopo le gare in Indonesia.

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di Raquel Martínez/motosan.es

Quella in Indonesia (qui la cronaca) è stata una gara incredibile, in cui abbiamo visto piloti finire nella ghiaia e altri realizzare tempi degni della vetta della classifica. Un nuovo cambio di leader in MotoGP: Jorge Martin aveva tentato di prendere margine sul suo rivale diretto, Francesco Bagnaia, ma il madrileno è finito nella ghiaia. Un tema però scottante è che alcuni piloti MotoGP hanno ricevuto per la prima volta un avvertimento per la pressione degli pneumatici. Secondo il regolamento di quest’anno (ne abbiamo parlato qui), la seconda infrazione di questo tipo porterà alle prime sanzioni. Le penalità verranno scontate nella gara successiva, potenzialmente spingendo il pilota fino in fondo alla griglia.

Dopo il Gran Premio di Silverstone sono state imposte norme ben precise sulla pressione delle gomme. Da quel Gran Premio entrano in vigore le nuove norme che controllano la pressione degli pneumatici della MotoGP. Un parametro di pressione minimo deve essere mantenuto durante il 50% della gara lunga della domenica e durante il 30% della Sprint del sabato. Parlando di dati tecnici, è stato stabilito un minimo di 1,88 bar per la gomma anteriore e 1,7 bar al posteriore. 

Il primo è stato Maverick Vinales

I piloti che hanno ricevuto l’ammonizione sono stati Marco Bezzecchi, terzo in classifica generale, Aleix Espargaro, Raul Fernandez e Franco Morbidelli, che hanno ricevuto un’ammonizione. Oltre a loro, altri due piloti MotoGP sono già stati avvisati sempre in base a questa nuova regola. Maverick Viñales è stato il primo a ricevere un’ammonizione, precisamente al Circuit de Barcelona, ​​mentre Dani Pedrosa l’ha ricevuta dopo la sua partecipazione come wild card a Misano. A partire dal GP di Catalunya questo aspetto viene attentamente monitorato su tutte le MotoGP dopo ogni gara, trattandosi di un sistema già automatizzato. 

In questo modo i piloti ricevono un warning, vale a dire un primo avviso, ma se si ripete l’infrazione allora parliamo di 3 secondi per la prima volta, 6 per la seconda e 12 per la terza. Questo è solo il primo avvertimento, ma è un parametro da tenere particolarmente in considerazione per i Gran Premi ancora da disputare. La prossima volta che non verranno rispettati, i piloti MotoGP ‘colpevoli’ verranno penalizzati con un’aggiunta di tempo e potrebbero perdere un risultato importante.

Foto: Michelin Motorsport

L’articolo originale su motosan.es

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