26 Febbraio 2020

MotoGP, Valentino Rossi: inizia la corsa contro il tempo

Valentino Rossi ha pochi giorni per tentare di risolvere i problemi emersi nell'ultimo test MotoGP. Corsa contro il tempo per l'analisi delle telemetrie.

MotoGP, Valentino Rossi

Se il test MotoGP in Malesia aveva dato nuovi stimoli a Valentino Rossi, nel test in Qatar il 41enne deve fare un passo indietro. Il vecchio problema del degrado al posteriore è tornato anche con la nuova moto, sintomo che qualcosa resta da cambiare nello stile di guida. Nella tre giorni di Losail ha compiuto pochissimi giri sull’1’54, al contrario di Maverick Vinales e Fabio Quartararo che hanno inanellato una sfilza di giri sotto il muro dell’1’55. La nuova Yamaha M1 non riesce a risolvere i problemi del Dottore, questo potrebbe risuonare come un primo campanello d’allarme per il campione di Tavullia.

THE DOCTOR E L’USURA AL POSTERIORE

Nell’ultima giornata ha provato ad effettuare una simulazione gara, ma ha cominciato a perdere grip dopo appena 5-6 giri. Gli altri colleghi di marca hanno invece mantenuto un buon ritmo, chiudendo la classifica combinata ai vertici. Non saranno certo i test a dare un responso sul Mondiale MotoGP, ma Valentino Rossi cercava risposte che non sono arrivate. “Siamo un po’ preoccupati“, ha commentato al termine del test a Doha. Sebbene “si senta bene” sulla YZR-M1 del 2020 ed è “abbastanza veloce” con le nuove gomme, il gap dai colleghi di marca risulta in tutta la sua evidenza. “Dopo alcuni giri, purtroppo, devo rallentare. Questa non è una buona notizia“.

Inizia la corsa contro il tempo in vista della prima gara, ogni Gran Premio sarà un banco di prova irreversibile per il futuro di Valentino Rossi. Da qui al Mugello servono podi e buone sensazioni per arrivare alla firma con Petronas SRT. Il team manager Massimo Meregalli ha assicurato massimo supporto al veterano della MotoGP. “Nel corso della settimana analizzeremo i dati di Valentino e ci concentreremo sul miglioramento della durata delle sue gomme. Comunque non è lontano dalla vetta, ci aspettiamo che sia nel gruppo davanti“.

L’ANALISI DEI DATI

Se il passo gara non dà buone sensazioni, sul giro secco Valentino Rossi può fare qualche passo avanti rispetto al 2019. Nella classifica combinata ha chiuso fuori dalla top-10, ma con un gap di 0,474 secondi rispetto al best lap di Maverick Vinales. Sono solo due decimi dal podio immaginario, quei “famosi” due o tre decimi che bisogna limare in tempi celeri per pensare di proseguire l’avventura in classe regina. Ancora una volta sarà una lotta impari sui rettilinei, con la Ducati che stima un vantaggio di 7-8 km/h in termini di top speed. Ma i piloti di nuova generazione (Vinales, Quartararo, Rins…) hanno dimostrato che la percorrenza in curva, su molti tracciati, ha una rilevanza maggiore della potenza.

Al Dottore non resta che analizzare i dati e confidare nel buon lavoro di David Munoz nei week-end di gara. L’usura della gomma posteriore va risolta con nuove tecniche di guida abbinate ad un setting differente per la sua M1. A poco servono le telemetrie di Mack e Fabio, differenti per stazza e modo di guidare, più costanti sul passo gara. “Disponiamo di dati e dobbiamo capire perché, quindi risolverli prima della prima gara. Difficile da capire, in Malesia siamo andati bene… In questi test invernali Vinales, Quartararo e Rins sono stati molto veloci – ha concluso Valentino Rossi -, sembrano essere più in forma di chiunque altro“. Non certo una buona notizia per chi deve decidere se chiudere l’avventura in MotoGP o continuare.

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3 commenti

  1. giammarle_14427893 ha detto:

    Lamentino is back !