29 Marzo 2020

MotoGP, Valentino Rossi e l’effetto Coronavirus sul suo futuro

Valentino Rossi alle prese con una stagione MotoGP influenzata dall'emergenza Coronavirus. La sua decisione sarà condizionata, in bene o in male.

MotoGP, Valentino Rossi

Doveva essere un anno decisivo per Valentino Rossi, di certo sarà indimenticabile. Non ha ancora deciso se prolungare l’avventura in MotoGP con Yamaha Petronas SRT, tutto dipenderà dalle prime gare. Nell’attesa la casa di Iwata non ha voluto tentennare e ha ufficializzato subito Fabio Quartararo e Maverick Vinales per il 2021-2022. Una bella beffa per quella che sarà la sua ultima stagione nel team factory. Ma farà poca differenza, perché i vertici giapponesi hanno garantito che si tratterà di un cambio di livrea. Ingaggio e trattamento tecnico sarà da pilota ufficiale, con sé potrà portare il suo staff tecnico e meccanico.

L’ATTESA DEL DOTTORE

L’attesa a tempo indeterminato complica i piani del mercato piloti, compresi quelli di Valentino Rossi. Si prospettava una decisione per la gara del Mugello, ma la tappa italiana è destinata ad essere annullata o rinviata. Data la pandemia di Coronavirus, non è ancora chiaro quando si svolgerà la prima gara della MotoGP. “Questo ha incasinato i miei piani“, ha ammesso il campione di Tavullia. “Dobbiamo aspettare e vedere quando possiamo correre. Sembra che ci vorrà molto tempo perché anche il campionato europeo di calcio è stato cancellato. Penso che sarà difficile iniziare prima di luglio“.

Da tempo ha chiarito che correrà nel 2021 solo se riuscirà a lottare costantemente per il podio. Arriverà alla prima gara in una condizione fisica “sui generis”, alla pari degli altri piloti. A remare contro sono i suoi 41 anni, a favore la sua esperienza. Ma i risultati degli ultimi anni dimostrano che la tenacia di un pilota di nuova generazione può fare la differenza più di un bagaglio “culturale” ultraventennale. “Quest’anno sarà importante guidare quante più gare possibile“, si augura Valentino Rossi. Con un calendario ultra-compatto lo sforzo fisico e mentale sarà considerevole. Tutti vorranno dimostrare tutto e subito. Una cosa è certa: questa situazione di emergenza Coronavirus non facilita la sua decisione. Potremmo trovarci davanti ad un cambiamento epocale, MotoGP compresa. O forse questa pausa forzata spingerà il Dottore a rifarsi con un altro anno in pista. Una carriera leggendaria non può chiudersi con una stagione a singhiozzo.

VALE SULLA BOCCA DI TUTTI

Comunque vada, Valentino Rossi è un successo e resta un punto di riferimento. Impossibile non parlarne, anche a campionato fermo. Di ieri la citazione di Marc Marquez: “Valentino è meglio di Stoner, per titoli e onorificenze“. Maverick Vinales non può fingere di aver imparato molto dal campione di Tavullia. Fabio Quartararo sa di doverci andare con i piedi di piombo e di non potersi definire il suo successore, nonostante erediterà la sua sella factory. “Non sto sostituendo Rossi“, ha espresso a chiare lettere. “Se sono in MotoGP è anche grazie a lui“. Danilo Petrucci esalta le sue doti in frenata, Pecco Bagnaia non riesce a immaginare un paddock senza il nove volte iridato. “Un paddock senza Vale non l’ho mai visto perché lui c’è sempre stato“. Qualche mese fa Pol Espargarò lo ha definito il Messi della MotoGP… Impossibile non essere sulla bocca di tutti. Piaccia o meno, resta l’epicentro del paddock, anche per gli anni a venire.

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