7 Giugno 2021

MotoGP, Quartararo-Ducati-Mir fanno chiarezza sull’episodio della tuta

Dopo il test MotoGP in Catalunya Fabio Quartararo, Joan Mir e Davide Tardozzi (Ducati) fanno chiarezza su quanto detto dopo l'episodio della tuta.

MotoGP, Fabio Quartararo in Catalunya

Dopo la gara di MotoGP al Montmelò non sono mancati evidenti malumori per quanto successo a Fabio Quartararo e alla sua tuta. Il pilota Yamaha ha sfoggiato la sua amarezza sui social, nei confronti di alcuni team e colleghi di pista. Parole recitate a caldo e rivolte indirettamente a Joan Mir e a Ducati, che si sarebbero precipitati a chiedere sanzioni. Poi a freddo il leader del Mondiale ammette che avrebbe meritato la bandiera nera per l’episodio della tuta, ma si dice contrario alla sanzione per aver invaso il verde al termine del Gran Premio.

La versione di Ducati e Mir

Davide Tardozzi, team manager Ducati, ha dato la sua versione dei fatti. “Ci sono state due penalizzazioni per Fabio, la prima per essere andato nel verde. La norma dice che devi perdere almeno un secondo  in quel settore se no viene inflitta una sanzione di 3″ e questo è successo. Per la seconda sanzione c’è un articolo che obbliga di avere tutto l’abbigliamento da gara in perfette condizioni e per tutto il tempo che sei in pista, ma non c’è una sanzione specifica. Quindi è normale chiedersi cosa succede visto che non c’è una sanzione. Il resto è frutto del lavoro della Commissione Gara e degli stewards. Sono saltati fuori i nomi di Ducati e Suzuki, ma credo che tutti i team abbiano fatto questa riflessione, perché vuoi sapere cosa succede dato che non c’è scritto nel regolamento“.

Anche Joan Mir, dopo la giornata di test MotoGP, ha voluto chiarire il suo punto di vista dopo le ferree dichiarazioni di domenica. “Non ho mai detto che Fabio doveva essere penalizzato per la tuta. Però prendere il paracostole e lanciarlo nel mezzo della pista quello sì che è pericoloso. Perché è plastificato e se un pilota che viene da dietro la prende può cadere. Non ho chiesto a Suzuki di invocare una penalizzazione. Si sta creando un’immagine non vera di me“.

Fabio Quartararo prova ad archiviare quanto successo e si prende le sue responsabilità. Meglio concentrare l’attenzione sulla corsa al titolo MotoGP piuttosto che gettare altra benzina sul fuoco. “Ripensando a quello che è successo meritavo la bandiera nera. L’unica penalità con cui non sono d’accordo è stata quella di saltare la chicane, perché non credo fosse giusto. Ho perso sette decimi, ma se perdessi un secondo la penalità sparirebbe e come faccio a sapere sulla moto che perdo sette decimi? Quindi, è un po’ stupido. Ma accetto la seconda penalità, sempre meglio che zero punti“.

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1 commento

  1. fabu ha detto:

    questa storia della sanzione è allucinante. se il regolamento dice che in pista devi avere tuta allacciata e para torace, se non ce l’hai vieni richiamato ai box, visto che non lo fai di tua spontanea volontà, e vieni fatto rientrare in pista quando ripristini le condizioni indicate nel regolamento. ci voglia il tempo che ci vuole.
    o vogliamo cavillare che il regolamento non vieta neanche di non avere casco e tuta non allacciati?