23 Agosto 2020

MotoGP, paura a Zeltweg Maverick Vinales si lancia dalla moto a 277 all’ora!

Ancora problemi ai freni sulle Yamaha: stavolta tocca a Maverick Vinales costretto a lanciarsi in pieno rettilineo. M1 distrutta, pilota incolume

MotoGP, Maverick Vinales

Secondo incidente ad altissima velocità in una settimana nella MotoGP a Zeltweg. Nel corso del sedicesimo giro Maverick Vinales è rimasto senza freni in fondo al rettilineo di partenza. Il pilota spagnolo, accortosi in un attimo che la leva stava andando a fondo corsa senza effetto,  ha avuto la prontezza di lanciarsi dalla moto. In quell’istante il sistema di acquisizione di bordo segnalava una velocità di 277 km/h, senza rilevare alcun segnale di frenata. Mentre Maverick scivolava sull’asfalto, per fortuna incolume, la moto finiva dritta contro le barriere, distruggendosi e prendendo fuoco.

Qui il video del pauroso incidente

Com’è possibile? 

Già da un paio di giri Maverick Vinales aveva problemi tecnici, tanto da essersi più volte rialzato e segnando tempi sul giro 2-3 secondi più lenti del normale. Anche Fabio Quartararo, con la stessa Yamaha M1 ma gestita da un team diverso, ha avuto anomalie ai freni in entrambi i week end in Austria. Tutti i team MotoGP usano sistemi frenanti Brembo, azienda italiana nota per l’affidabilità e sicurezza dei propri componenti. Perchè i freni delle Yamaha non funzionino è un mistero. “Indagheremo l’anomalia, anche se purtroppo della moto è rimasto poco” ha commentato il direttore sportivo Massimo Meregalli.

MotoGP

Due precedenti recenti in Superbike 

Nelle derivate dalla serie ci sono stati nell’ultimo anno due incidenti molto simili. Lo scorso luglio a Jerez, nelle prove del secondo round Mondiale, Michael Rinaldi è rimasto senza freni e anche lui, come Maverick Vinales, ha evitato guai ben peggiori lanciandosi dalla Ducati Panigale V4 R del team Go Eleven. Nessun problema fisico per il pilota. Stessa dinamica anche un anno fa, in Thailandia. Durante gara 1 la Ducati della stessa squadra accusò un problema all’impianto dei freni, finendo dritta contro il muro all’esterno dell’ultima curva di Buriram. Anche in quel caso Eugene Laverty si era salvato gettandosi a terra prima che la moto impattasse le barriere.

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2 commenti

  1. dinosaur_14861264 ha detto:

    Ah, ecco, tutto spiegato! Purtroppo, costretto a sentire i commenti in tedesco, non l’avevo capito!

  2. robg_14943040 ha detto:

    Se nell’area di fuga invece dell’asfalto e i materassoni , ci fosse stato il ghiaione e 100 m di via di via di fuga , non serviva buttarsi giu’ e rischiare di rompersi !