20 Luglio 2020

MotoGP: passi avanti per KTM, Suzuki e Aprilia grandi delusi

KTM esulta con Espargaró e Oliveira, oltre ad un buon esordio per i rookie. Sforzi non premiati per Aprilia e Suzuki. Ecco cos'è successo a Jerez.

KTM MotoGP Jerez

Doppia top ten per la struttura KTM, un punto per Aprilia, nulla di fatto per Suzuki. L’inizio di stagione MotoGP ci mostra facce felici e delusioni per questi tre diversi costruttori. Pol Espargaró e Miguel Oliveira in particolare brillano a Jerez, ma non sfigurano nemmeno i due esordienti: la prossima settimana a Jerez si punta a fare ancora meglio. La casa di Noale raccoglie punti solo con Bradley Smith, alla prima gara in ‘modalità pilota’, la squadra di Hamamatsu infine deve fare i conti con un infortunio ed uno zero in gara: si cerca il pronto riscatto. Nel frattempo vediamo cos’è successo durante il Gran Premio di Spagna.

KTM SEMPRE PIU’ VICINA 

Se confrontiamo la gara di questa domenica con quanto fatto nel 2019, vediamo che i progressi sono notevoli. Ci sono state alcune difficoltà in più in qualifica, ma la gara è andata decisamente meglio. L’anno scorso Pol Espargaró, miglior KTM al traguardo, ha chiuso 13° con 20 secondi di distacco, mentre Miguel Oliveira era 18° a 41 secondi di ritardo. Quest’anno lo spagnolo inizia con una sesta piazza al traguardo, l’alfiere Tech3 è invece 8°, eguagliando il suo miglior risultato 2019 a Spielberg. Il gap? Sette secondi per il primo, 13 per il secondo. Comprensibili quindi la soddisfazione di tutta la fabbrica austriaca e gli applausi con cui Poncharal&co hanno accolto il portoghese al ritorno al box.

Per Brad Binder e Iker Lecuona si trattava invece il primo Gran Premio da piloti MotoGP ed entrambi si sono comportati molto bene, anche se con risultati diversi. Il sudafricano in particolare si era portato presto in zona top ten, ma un errore in frenata, seguito da un lungo, ha condizionato la sua gara. Da quel momento è scattata la rimonta che gli ha permesso di tagliare il traguardo in 13° posizione. Lo spagnolo di Tech3 invece ha concluso anzitempo la sua gara: l’eccessivo caldo l’ha costretto a tornare al box ed a ritirarsi. “Me ne sono pentito quasi subito” ha ammesso in seguito Lecuona. “Mancavano solo cinque giri, potevo farcela…” Resta però la consapevolezza di aver espresso un ritmo simile a quello del compagno di squadra, oltre ad aver visto molto da vicino la top ten.

APRILIA: ESPARGARO OUT, 1 PUNTO PER SMITH

Non raccoglie quanto sperato la casa di Noale in questo primo Gran Premio stagionale. Aleix Espargaró in particolare voleva rimediare al mesto piazzamento in qualifica: lo spagnolo si era mostrato subito aggressivo, determinato a recuperare ed a mostrare il valore del grande lavoro svolto per questa stagione. La sua gara dura però appena tre giri: una staccata estrema porta ad una repentina perdita di aderenza e ad una conseguente caduta. Palpabile la delusione. “Ero più veloce di chi mi stava davanti” ha dichiarato il pilota. “Ma proprio in un sorpasso ho perso l’anteriore. Per fortuna tra pochi giorni siamo di nuovo in pista e avremo le idee molto più chiare: un risultato importante è alla nostra portata.”

Per Bradley Smith si è trattato del primo Gran Premio da ‘pilota ufficiale’ MotoGP da Valencia 2018. Non è stato un fine settimana facile tra difficoltà tecniche, poco grip e gran caldo, ma è proprio grazie al britannico che Aprilia inizia la stagione a punti. “L’obiettivo era completare i 25 giri previsti” ha dichiarato Smith a gara conclusa. “Abbiamo raccolto dati fondamentali sulle reazioni di questa moto.” Ricordiamo infatti che la RS-GP 2020 è frutto di un gran lavoro di rinnovamento, un progetto praticamente nuovo. “Non abbiamo esperienza, ma ad ogni uscita impariamo qualcosa di più.” Jerez 2, in programma il prossimo weekend, sarà l’occasione per mettere in pratica quanto imparato dal GP appena concluso.

DOPPIO ZERO SUZUKI 

Il team di Hamamatsu si aspettava ben di più dopo quanto visto nei test invernali e di mercoledì scorso. La realtà invece parla di un Gran Premio di Spagna chiuso senza punti, un risultato frutto anche di vari episodi sfortunati. Alex Rins infatti non si è nemmeno schierato in griglia a causa di un importante infortunio ad una spalla in seguito ad un incidente in Q2. Le lesioni parlano di un possibile lungo recupero, anche se lo spagnolo vuole provare ad esserci già il prossimo fine settimana. Non si è reso necessario nessun intervento e la riabilitazione è già ripartita, ma solo nei prossimi giorni ne sapremo di più. “Speriamo sia in grado di competere” ha dichiarato il Technical Manager Ken Kawauchi.

La gara non è andata meglio con il solo Joan Mir, che partiva 10° in griglia dopo i forfait forzati del compagno di box e di Crutchlow. C’era grande ottimismo in Suzuki visto il ritmo mostrato in qualifica, indipendentemente dal piazzamento non proprio ottimale. Una brutta partenza però gli ha fatto perdere qualche posizione ed il tentativo di rimonta si è concluso al secondo giro con una caduta. “Avevamo un grande potenziale, ma non siamo riusciti a mostrarlo” ha ammesso Kawauchi. “Avevamo grandi speranze in Joan” ha aggiunto Davide Brivio. “È stato un mio errore, chiedo scusa alla squadra” ha detto deluso il maiorchino. “La buona notizie è che abbiamo subito un nuovo weekend di gara, possiamo rifarci.”

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