10 Settembre 2021

MotoGP, Michelin fa luce sulla gomma “anomala” di Pecco Bagnaia

Michelin ammette qualche anomalia sulla gomma usata da Pecco Bagnaia nel round MotoGP a Silverstone. Piero Taramasso: "E' avvenuto qualcosa".

MotoGP, motorhome Michelin

Occhi puntati sulle gomme Michelin in questo week-end MotoGP dopo quanto visto a Silverstone. Pecco Bagnaia ha avuto un calo anomalo del pneumatico posteriore dopo pochi giri. Ad Aragon c’è stato un confronto fra Ducati e il fornitore francese che ha dovuto ammettere qualche problema di fabbricazione. Il pilota piemontese ha dovuto gettare la spugna nella corsa al Mondiale, ma l’aritmetica non lo condanna ancora.

Nel GP di Aragon può giocarsi forse l’ultima possibilità, ma l’importante è che certi imprevisti non accadano più in futuro. “Ho avuto modo di parlare con Michelin e anche Ducati ha avuto un confronto con loro – ha spiegato Pecco Bagnaia -. Quello che posso dire è che Michelin ha riconosciuto il fatto che avevo una gomma posteriore scadente e queste sono cose che possono succedere. L’importante è che questo non accada più. Dall’ultima gara hanno altri dati per fare valutazioni, anche se è difficile capire se una gomma è buona o meno prima di entrare in pista“.

La versione ufficiale Michelin

Piero Taramasso, responsabile Michelin per la MotoGP, fa eco alle parole di Pecco. “Abbiamo avuto tanta usura, sia anteriore come per Joan Mir che posteriore come Pecco Bagnaia. Quando c’è usura c’è un calo di prestazione che ci aspettavamo dopo 10-12 giri, invece è avvenuto prima. Nel caso specifico di Pecco la sua gomma si è comportata male, continuiamo le analisi per capire dove la gomma non andava. E’ l’unico caso dove possiamo dire che è avvenuto qualcosa“.

Le temperature più basse del previsto hanno giocato un ruolo fondamentale per l’adozione degli pneumatici. L’usura diventa sempre più un fattore decisivo per vincere le gare della MotoGP. Ma ogni pilota e team adottano strategie diverse in ottica qualifiche e gara. “L’importante è lavorare per la gara, una volta scelto il pneumatico occorre farci molti giri consecutivi e poi riprenderla per portarla alla distanza di gara, come fatto da Quartararo, Altri piloti preferiscono lavorare per il time attack e poi soffrire un po’ durante la corsa. Se non fai le distanze lunghe non puoi anticipare queste sorprese“. Michelin continuerà a confrontarsi senza pregiudizi con i costruttori. “Noi ascoltiamo sempre i piloti per suggerimenti, i team ci danno tanti dati che ci aiutano a migliorare“.

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Foto: Michelin

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1 commento

  1. Macx ha detto:

    Basta con ste gomme da wrestling il gp dura un centinaio di km fatene una da 150 km e buonanotte.