9 Maggio 2022

MotoGP: Massimo Rivola “Aprilia raddoppia? Si, ma decidiamo in fretta”

Massimo Rivola si gode il grande momento Aprilia in MotoGP. "Un secondo team nella MotoGP 2023? Ci piace ma dobbiamo chiudere in tempi molto brevi"

Aprilia, MotoGP

Aprilia sta vivendo un sogno in MotoGP. Sabato scorso a Misano c’era un clima di grande entusiasmo. Massimo Rivola, ex Ferrari F1 adesso amministratore delegato del settore racing, ha indossato tuta e casco ed è sceso in pista per divertirsi assieme ai piloti. E’ felice ma pragmatico. Non impenna con la fantasia, anzi, rimane con i piedi bel saldi a terra.

Rivola, come state vivendo questo momento magico?

“Ovviamente molto bene ma quando mi dicono “complimenti” io rispondo che non bisogna congratularsi ma dire “l’importante è adesso”. Non dobbiamo assolutamente rilassarci o sederci. Una gara in MotoGP l’abbiamo vinta ed è stato bellissimo. Vincere la seconda o la terza è molto più difficile ma è questo il nostro obbiettivo. Noi vorremmo rimanere sempre lì e lottare con le moto che sono davanti: oggi non è assolutamente facile”.

Ti aspettavi un inizio di stagione così brillante?

“Me lo aspettavo ma un po’ più avanti. Questi risultati sono arrivati prima del previsto e grazie ad un pilota che è in uno stato di forma veramente notevole: in primis mentale, di confidenza e fiducia. Aleix ci ha portato fin qua e senza di lui non avremmo raggiunto i risultati, banalmente i numeri lo dicono. E’ anche una bellissima sfida per Maverick avere un compagno di squadra scomodissimo. Quando una ha un riferimento sa che deve lavorare su se stesso ma anche noi dobbiamo lavorare su di lui. Le cose si fanno sempre assieme, non c’è mai il merito di uno. E’ ovvio che il pilota è la punta di diamante però c’è il lavoro di tutti dietro”.

Sembrate una grande famiglia.

“In realtà non mi esalta usare la parola famiglia perché una ce l’ho e purtroppo, con il mio lavoro, la vedo pochissimo. E’ un termine che usa sempre Aleix e a me fa molto piacere. Io credo tanto nella forza del gruppo. Il pilota è quello che vince, ci porta sul gradino più alto e ci fa emozionare fino alle lacrime ma c’è il lavoro di tutti dietro, dal primo all’ ultimo, nessuno escluso”.

Preziosissimo anche il lavoro di Lorenzo Savadori.

“Il ruolo di Lorenzo è importantissimo e non è assolutamente facile da digerire per un ragazzo ancora giovane perché deve essere devoto alla causa. Mi viene in mente l’ultima gara, a Jerez. In tutti i turni gli abbiamo sempre fatto provare qualcosa di diverso, specifiche differenti che spesso sono più avanti come evoluzioni rispetto a quelle dei piloti ufficiali ma sono da sgrezzare, da testare e cambiano la dinamica della moto. Un pilota che non guida sempre lo stesso mezzo deve fare molta più fatica. Bisogna avere l’atteggiamento mentale giusto per fare questo lavoro e gli va assolutamente riconosciuto”.

Cosa ne pensi dell’addio della Suzuki?

“Se così sarà, questa loro scelta lascia tutti spiazzati. Non c’è molto da dire. Spero che entri un nuovo costruttore e che venga rimpiazzata quindi da un’altra casa importante”.

E’ plausibile un secondo team Aprilia nel mondiale MotoGP 2023?

“Noi non vogliamo vendere ma trovare un partner e se questo ci sarà siamo ben disposti a farlo purchè si faccia in tempi brevi”.

Foto: Marzio Bondi

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