5 Marzo 2021

MotoGP, Luca Marini: “In Ducati scioccati dopo la mia prima uscita”

Primo giorno di MotoGP per Luca Marini in Qatar: pochi giri tuttavia per il rookie complici alcuni problemi, ma 'Maro' sa già su cosa vuole lavorare.

MotoGP Luca Marini

Inizia l’avventura MotoGP per Luca Marini. Il vice campione Moto2 2020 ha potuto finalmente provare la Ducati marchiata Sky VR46 Avintia per la prima volta in Qatar durante lo shakedown test. Un primo giorno di scuola difficile a causa di alcuni problemi tecnici che non hanno consentito di girare a Luca quanto volesse. Rimane comunque l’emozione dell’esordio nella classe maggiore e la prima impressione con la moto.

“Un day 1 complicato perché abbiamo avuto problemi con entrambe le moto”, spiega Marini. “Ho perso tanto tempo all’inizio e nei primi giri la potenza non era neanche al 100%”. È mancato dunque il primo approccio ‘potente’, quello che tanti definiscono come uno shock vero e proprio la prima volta che salgono sulla MotoGP. “Quando sono tornato ai box mi hanno chiesto che feeling avessi e io ho risposto che era tutto normali. Sono rimasti scioccati dalla mia reazione, ma ora conosciamo il motivo”.

Problemi risolti, Luca ha potuto iniziare davvero la sua nuova avventura. “Il feeling in generale è buono. Dobbiamo lavorare sulla mia posizione in sella, non mi sento troppo a mio agio. Non sono nella mia posizione naturale, specialmente a centro curva. Domani vorrei concentrarmi su questi aspetti inizialmente, quando la pista sarà sporca e non potremo fare giri troppo veloci”. ‘Maro’ parla poi delle cose che lo hanno impressionato di più: “I dischi in carbonio e i freni. Il modo di frenare è molto differente rispetto a come sono stato abituato in tutta la mia vita. L’uso che devo fare dei dischi in carbonio è differente, devo focalizzarmi su questo e lo stile di guida”.

“Vorrei sentire la moto più mia”

“La posizione in guida è qualcosa che non ho mai sentito prima”, prosegue. La prima giornata va in archivio però con il sorriso: “C’erano alcune nuove parti per me, ho lavorato con una buona base”. Luca ha già le idee chiare sulle aree di lavoro: “Mi piacerebbe sentire la moto più mia, magari con una sella diversa. Non so se sia possibile: chiederò qualcosa a Ducati, ma se non potranno sarà lo stesso. In tal caso mi adatterò”

“Tutti i piloti hanno guidato in queste condizioni a parte Jorge Lorenzo che ha lavorato molto su questo aspetto. Per me adattarmi comunque non è un problema”, continua su questo argomento. “Se possibile, però, vorrei una sella un pochino più alta. Non ho abbastanza spazio tra la sella e le pedane, dobbiamo provare qualcosa di differente su quell’aspetto”. Tra le parti oggetto di lavoro non solo la sella: “Dobbiamo guardare anche i manubri e lavorare su alcuni dettagli”.

“Due meccanici assenti causa Covid”

Purtroppo al box mancavano alcuni elementi: “Due meccanici che erano con me in Moto2 avrebbero dovuto essere con me, ma sono risultati positivi al Covid”. La speranza è che si parli di falsa positività: “Mi sembra assurdo, li conosco bene e mi fido di loro, so che mantengono sempre ogni precauzione”, continua a dire. “Mi dispiace tanto che non possano avere vissuto l’emozione del primo giorno, è una sensazione speciale. Spero che i prossimi test per il Covid siano negativi e che dunque siano dei falsi positivi, voglio gustarmi questo momento insieme per loro”.

Che sensazione è stata però guidare la Ducati? “Molto bella, me l’aspettavo peggio. Si guida bene, anche se non l’ho portata al limite.. magari in futuro avrò altre idee. L’elettronica funziona da paura, bisogna fidarsi e appoggiarsi, per un rookie potrebbe essere difficile”. Il passaggio dalla Moto2 non è scontato: “Lì sei abituato che devi gestire tutto, qua devi aprire il gas in modo deciso perché la potenza è tanta. Martin oggi è caduto in un punto strano, penso che il motivo sia questo”.

“Devo cambiare il mio stile, mi dovrò adattare”

Marini continua ad analizzare: “Controllare l’uscita non è facile, ma se ti appoggi ai controlli, ti fidi e vai a pieno gas la moto sta più ferma. Pare un paradosso, ma sembra proprio così. Alla fine ho fatto fatica in frenata, il feeling con il disco in carbonio è molto particolare”. Tutte cose su cui lavorare: “Devo cambiare lo stile, mi dovrò adattare, ma non è un problema. Mi è dispiaciuto solo fare pochi giri, 15 sono stati di in e out. Alla fine sono stato felice però che abbiamo risolto i problemi, così come poter avere tanti uomini Ducati nel box, tra cui Gigi (Dall’Igna). Spero che la situazione si ripeta in futuro”.

Pericolo scongiurato dunque per domani? “Una moto dovrebbe essere a posto, mentre sulla seconda stanno ancora lavorando. Non so che problemi ci siano, ma i ragazzi hanno fatto un grandissimo lavoro e non si sono mai fermati. Cinque ore di fuoco, quindi un grande grazie sia a loro che agli ingegneri Ducati. Spero che domani non ci saranno altri problemi, ma nel caso abbiamo due moto a disposizione”.

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