6 Dicembre 2020

MotoGP, la storia: Kreidler e la 50cc, una categoria dimenticata (parte 3)

I giapponesi lasciano la 50cc, Kreidler all'assalto. Ma c'è anche Derbi... Che battaglie tra De Vries e Nieto, con un finale incredibile nel 1972! La terza parte della storia.

de vries kreidler 50cc

Ecco la terza parte della storia di Kreidler e della classe 50cc, ripartendo da dove ci eravamo fermati nel secondo capitolo. Dal 1969, nessun produttore giapponese sarà più presente in questa categoria a causa della limitazione dei costi. Questo annuncio scioccante ha permesso a molti produttori di unirsi alla festa, ma soprattutto a Derbi e Kreidler di rilanciarsi. Le due case infatti erano state eclissate da Suzuki e Honda per otto anni, ma alla fine è arrivato il loro turno.

L’azienda tedesca si avvale dei servigi di Jan de Vries e Aalt Toersen, due prodigi olandesi. Sul lato Derbi, c’è un giovane Angel Nieto che dovrà viaggiare in solitaria, visto lo scarso aiuto da parte di altri talenti. La stagione mantiene tutte le sue promesse ed è proprio lo spagnolo ad assicurarsi il titolo, con un punto in più di Toersen. Psicologicamente è un duro colpo per Kreidler. Presente nella categoria dal Campionato Europeo FIM del 1961, l’azienda non è ancora riuscita a compiere l’impresa.

Oltre a questo, il giovane Nieto sembra davvero competitivo per la sua età e non è pronto a lasciarsi scappare la corona mondiale. Arriva in seguito un’altra cattiva notizia: Toersen, vice-campione del mondo in carica, se ne va sbattendo la porta e sceglie di guidare una Jamathi l’anno successivo. L’hanno sostituito come meglio hanno potuto, ma niente ha potuto tenere Nieto lontano dal suo secondo titolo. Con cinque successi in dodici gare, non lascia altro che le briciole ai suoi rivali.

Nel 1971 tutto cambia, emerge una nuova pepita. Jan De Vries, precedentemente all’ombra del connazionale Aalt Toersen, ha ottenuto l’impensabile riuscendo a battere Nieto regolarmente. La stagione è stata molto combattuta ed i due piloti si sono divisi le vittorie di tutte le gare del campionato, ad eccezione del Gran Premio di Cecoslovacchia, vinto da Barry Sheene su Kreidler.

Dieci anni dopo la primissima gara mondiale, la leggendaria casa tedesca viene finalmente premiata per i suoi grandi sforzi. Jan De Vries diventa nientemeno che il primo campione del mondo olandese. Una stagione storica, che precedeva però un anno ancora più folle. Si ricomincia quindi allo stesso modo, con Angel Nieto determinato a riprendersi il suo titolo preferito. I due uomini non si lasciano andare. Nieto, vincendo l’ultimo Gran Premio della stagione sulla pista di Montjuïc, arriva a quota 69 punti.

Eguaglia così il punteggio di De Vries. Ci troviamo quindi in una situazione estremamente rara, in cui bisogna quindi contare il numero di vittorie per determinare il campione. I due però hanno tre vittorie ciascuno e lo stesso numero di secondi posti. Di fronte a una situazione senza precedenti, la FIM ha preso una decisione radicale: contare il tempo trascorso in pista dai due piloti, confrontarlo e virare su quello inferiore. Il totale dello spagnolo è 2:27:26 e 29 decimi, mentre De Vries è a 2:27:47 e 61 decimi.

Un finale incredibile che passa subito alla storia. Questo è il titolo più serrato dall’inizio del campionato mondiale di velocità motociclistica dal 1949 fino ad oggi. Jan de Vries, infatti, perde così un titolo importante. Ma la storia non era ancora giunta alla sua conclusione…

Foto di copertina: ANP
Foto nel testo: Anefo

L’articolo originale di Nicolas Pascual su paddock-gp

Lascia un commento