5 Ottobre 2019

MotoGP: Fabio Quartararo ha già il motore ufficiale Yamaha

Fabio Quartararo sta già utilizzando lo stesso motore dei colleghi di marca. Yamaha si sta muovendo per il futuro.

fabio quartararo

Si rincorrono le voci a proposito della M1 a disposizione di Fabio Quartararo per questo Gran Premio in Thailandia. Sembra infatti che per la prima volta in questo 2019 il rookie francese abbia a disposizione un motore con i 500 giri che gli mancavano precedentemente rispetto ai compagni di marca Rossi, Morbidelli e Viñales. Una dimostrazione di fiducia da parte della squadra e di Yamaha, un premio per la stagione che sta disputando, con un pensiero al futuro.

Tutti lo conoscono da quando ha vinto per due volte quello che ora è conosciuto come il Mondiale Junior Moto3 nel CEV. La scorsa stagione è stata chiave per Fabio Quartararo, che è riuscito a vincere qualche gara in Moto2 prima di effettuare il salto in MotoGP. Non sono mancate parecchie critiche al riguardo, visto che molti dicevano che non si meritava una Yamaha nella categoria regina. Petronas Yamaha SRT, al debutto in MotoGP, aveva infatti un solo pilota sicuro, Morbidelli (che ha a disposizione una M1 ufficiale). Le altre ipotesi erano Lorenzo, poi passato a HRC, e Pedrosa, ritirato. Non potendosi assicurare un top rider, ecco la scommessa su un giovane esordiente.

Fabo Quartararo quindi era chiamato all’esordio con una Yamaha ‘inferiore’ rispetto a tutti i compagni di marca. La maggiore differenza era il motore, dotato di meno giri al minuto rispetto a quello in dotazione ai colleghi. Nel corso della stagione però questo non è stato un problema per il francese, anzi. Per premiarlo, sembra che in Thailandia Yamaha gli abbia fornito un motore identico a quello utilizzato fino ad ora da Morbidelli, Viñales e Rossi. La notizia è stata riportata da Canal + France. Sembra quindi che Yamaha stia iniziando a pensare a Quartararo in ottica futura. I movimenti di mercato per il 2021 probabilmente inizieranno molto presto ed il pilota francese non è ambito solo da Yamaha.

Già nel corso di questo fine settimana Wilco Zeelenberg ha indicato due strade possibili per Quartararo: una scelta potrebbe essere il denaro di Ducati, l’altra il progetto sportivo di Yamaha. Non è un mistero che la casa di Borgo Panigale abbia messo gli occhi sul pilota francese, un’ipotesi importante in ottica futura. Dovizioso infatti probabilmente chiuderà come vice-campione del mondo per la terza volta consecutiva, Petrucci ha ottenuto qualche buon risultato, ma ultimamente è calato. Più che naturale pensare che in Ducati ci voglia un cambiamento, come successo con l’ingaggio di Stoner nel 2007. Yamaha quindi dovrà lottare per tenerselo: il binomio funziona, ma la casa dei tre diapason potrebbe dover ricorrere ad un’offerta per ingaggiarlo nel team ufficiale.

Ma in questo caso, chi verrebbe mandato via? Tutto potrebbe dipendere anche dalle intenzioni di Valentino Rossi. La sua intenzione di rinnovare o meno probabilmente dipenderà anche dal rendimento di Yamaha. La fabbrica giapponese infatti non può dire ‘no’ al pilota italiano, sua immagine nel Mondiale. Se però decidesse di continuare, potrebbe essere Viñales a rimetterci. Un qualcosa che però sarebbe ingiusto, visto che attualmente è il pilota Yamaha con più punti, l’unico a vincere qualche gara nelle ultime due stagioni.

L’uguaglianza di rendimento per quanto riguarda i motori degli alfieri Yamaha si è visto già venerdì nel corso delle FP2. Valentino Rossi ha raggiunto una velocità di punta di 325,3 km/h, mentre Viñales, Morbidelli e Quartararo hanno toccato tutti e tre i 324,5 km/h. Yamaha sta lavorando molto per recuperare la sua identità di moto vincente, oltre che facile, sicura ed equilibrata. L’obiettivo è tornare a competere per il titolo nel 2020. Lo stesso Quartararo comunque ha quasi sottinteso la cosa: “Nei primi due settori quasi non ci sono curve e lì sta davanti la moto con il motore migliore. Nel terzo e nel quarto settore ci sono molte curve e questo è uno dei punti forti di Yamaha. Mi hanno portato una moto molto competitiva, ne sono felice. Anche il ritmo per la gara è davvero buono.”

L’articolo originale su motosan.es

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