11 Dicembre 2022

MotoGP: ecco quando è cominciata l’era di tanti GP nello stesso Paese

Fino agli anni '80 ogni Paese aveva un solo GP mondiale. Ma oggi la situazione è cambiata, ecco dove si corre di più.

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Il calendario MotoGP attuale prevede più GP in una stessa nazione. Basta guardare in particolare i quattro appuntamenti di scena in Spagna, o i due round che ospita l’Italia, chiaramente tutti con denominazioni differenti. Nei primissimi anni dell’allora Campionato del Mondo di Velocità i pochi eventi in programma non si disputavano mai in uno stesso paese, una tendenza che invece è cambiata a partire dagli anni ’80. Tolta la doppietta sempre ad Assen (i dettagli), sapete quand’è successo? Rivediamo anni e GP.

Quando la Germania era divisa

Lato est e lato ovest, fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989. Fino ad allora sono due stati separati, con quindi due round differenti, quello della Germania Est ed il GP della Germania Ovest, con un’eccezione. Parliamo di quest’ultimo evento, che possiamo definire doppio nel 1968. Tutte le categorie hanno disputato il GP della Germania Ovest al Nürburgring, ma i sidecar sono pure tornati nello stesso stato. Nel corso del GP delle Nazioni era stata annullata la gara dei ‘tre ruote’, al tempo parte del Motomondiale. Una corsa però recuperata a fine stagione al Hockenheimring, in precedenza circuito che ha ospitato più volte l’allora GP della Germania Ovest. Non è un vero e proprio doppio GP, ma è comunque un doppio evento eccezionale per quello stato. In un certo senso un primo caso nella storia del Motomondiale in un medesimo paese. Un’accoppiata Nürburgring-Hockenheimring che si ripete anche nel 1986, con quest’ultimo che ospita il GP del Baden-Württemberg.

Due round in Italia

Ma è negli anni ’80 che si verifica per la prima volta un doppio evento in uno stesso paese. E tocca proprio alla nostra penisola, su due tracciati storici e chiaramente con una differente denominazione. A maggio si verifica lo storico Gran Premio delle Nazioni, di scena all’autodromo nazionale di Monza per tutte le categorie (tranne i sidecar). Ma il Motomondiale tornerà in Italia anche a luglio, stavolta senza i ‘tre ruote’ e la 350cc. Tocca al Gran Premio di San Marino, che ha luogo all’Autodromo allora dedicato solamente a Dino Ferrari, figlio del ‘Drake’ Enzo. Una prima volta che si ripete costantemente, pur alternando i tracciati: nel ’82 il Nazioni è a Misano ed il GP di San Marino si disputa al Mugello, l’anno dopo tornano Monza-Imola, poi Misano-Mugello, tracciati che si invertono nel 1985. Nel biennio ’86-’87 sono Monza e Misano le piste scelte per i due eventi tricolori.

La Spagna raddoppia

Nella stagione 1987 c’è eccezionalmente un doppio evento spagnolo. Le denominazioni sono nettamente differenti: a fine aprile a Jerez si svolge il Gran Premio di Spagna, a settembre invece si va a Jarama per il Gran Premio del Portogallo. Questo è un appuntamento decisamente eccezionale, visto che si corre dalle parti di Madrid… Ma il motivo è presto spiegato: Estoril, il maggior tracciato portoghese dell’epoca, non era omologato per le corse in moto. La scelta quindi è ricaduta su una pista spagnola, nonostante apparisse come un GP portoghese. Qualcosa che si ripete anche nel 1988: GP di Spagna a Jarama, ma viene inserito in corsa anche il GP “Expo 92” a Jerez, sostituto di una tappa inizialmente prevista in Portogallo. La Spagna raddoppia anche nel 1992, nel 1994 e nel 1995: prima si corre a Jerez ad inizio maggio, in seguito tocca al Montmeló per il GP d’Europa.

1991: Francia, Italia, Spagna X2

In questa stagione mondiale sono ben tre gli stati che ospitano due eventi nel corso del campionato. C’è il GP di Spagna, di scena a maggio a Jerez, ma il paese iberico torna protagonista anche a metà giugno. Stavolta però il Motomondiale è di scena a Jarama, sede del Gran Premio d’Europa. Per l’Italia, dopo alcuni anni di ‘sosta’, torna la doppietta Nazioni-San Marino: il primo a Misano a maggio, il secondo al Mugello ad agosto. Infine c’è anche la Francia che ospita per ben due volte il Campionato del Mondo. A fine luglio si corre al Paul Ricard per il Gran Premio di Francia, a settembre viene inserito in corsa il GP Vitesse du Mans al Circuito Bugatti. Un evento eccezionale in sostituzione della tappa in Brasile, cancellata a Mondiale già iniziato per questioni economiche.

1993-1998-1999: la Spagna cala il tris, due GP in Italia

Andiamo ad una stagione in cui si disputano ben tre eventi nella penisola iberica. Nei primi giorni di maggio si disputa il Gran Premio di Spagna a Jerez, a luglio tappa in Catalunya per il GP d’Europa. Si aggiunge in corsa un terzo appuntamento: l’evento a Kyalami, in Sudafrica, viene cancellato nel corso dell’anno. La corsa però ha un pronto sostituto: ecco l’eccezionale Gran Premio della FIM, di scena sul tracciato di Jarama. Si tratta anche della tappa conclusiva di quella stagione mondiale. Ma anche l’Italia ha più di un appuntamento in questo campionato, stavolta però cambiano sia le denominazioni che l’ordine degli eventi rispetto al passato. A luglio tocca il GP di San Marino al Mugello, segue a settembre il Gran Premio d’Italia a Misano Adriatico. Una situazione che si rivede anche nel 1998: in Spagna si corre a Jerez, segue un evento inserito in corsa, ovvero il GP di Madrid. Una tappa a Jarama al posto di Estoril, non ancora omologato, per chiudere con il round di Catalunya al Montmeló. L’Italia ha il suo evento al Mugello ed il GP della Città di Imola, replicando anche l’anno dopo, mentre qualcosa cambia in Spagna: dopo Jerez e Montmeló si inserisce il circuito di Valencia.

1996-1997-1998: bis Spagna ed Italia

Di nuovo, il calendario del Motomondiale prevede più di un evento in entrambi i paesi europei. Iniziamo dal 1996: Per la Spagna, inizialmente si conferma la tappa a Jerez de la Frontera, mentre l’appuntamento al circuito del Montmeló cambia denominazione, diventando il GP di Catalunya. In Italia invece, prima si corre al Mugello per il Gran Premio d’Italia, in seguito c’è la novità. A settembre infatti si va all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari per il GP della Città di Imola, il primo con questa denominazione nel Motomondiale. Una situazione che si ripete anche nel 1997, proprio con questi stessi appuntamenti in Italia e Spagna.

2000-2001: tre GP in Spagna, il Giappone raddoppia

Ormai la penisola iberica è tappa più che stabile per il Motomondiale, e non più per una volta sola. Anche l’inizio del nuovo millennio non fa eccezione: si comincia a Jerez, si continua al Circuit de Barcelona-Catalunya, infine tocca a Valencia. Ma l’eccezione di questa stagione è il fatto che il Giappone ospita ben due appuntamenti in questa stagione mondiale. Ad inizio anno la tappa vera e propria è sul mitico tracciato di Suzuka, ma c’è un ritorno. Il penultimo round avrà luogo infatti a Motegi, che ospita il Gran Premio del Pacifico. Una situazione che si ripeterà anche nella stagione 2001, l’ultima per la storica 500cc, poi nel 2002, primo anno della nuova MotoGP, e nel 2003.

Dal 2004 al giorno d’oggi

C’è una sola eccezione per quanto riguarda il calendario del Motomondiale. Rimane solamente la tripletta spagnola Jerez-Catalunya-Valencia fino a 2007, quando viene reinserito il secondo round in Italia: accanto al Mugello c’è di nuovo Misano per il GP di San Marino. Nel 2008, oltre a Spagna ed Italia, ci sono anche gli USA: dopo la tappa a Laguna Seca, il Motomondiale va pure all’Indianapolis Motor Speedway, che dà il nome al GP. Situazione che si vede fino al 2010, anno in cui la Spagna porta i suoi eventi a 4 con l’inserimento della tappa ad Aragón, in sostituzione del GP d’Ungheria cancellato in corsa. Nel 2013 però gli Stati Uniti sono per ben tre volte nel calendario: il COTA di Austin, in Texas, si unisce per poco a Laguna Seca (tappa tolta nel 2014) e Indianapolis (GP scomparso dal 2016). Una situazione che continua ancora oggi, tranne nelle stagioni 2020 e 2021, pensantemente condizionate dalla pandemia.

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