11 Novembre 2023

MotoGP: è mancato il guizzo, ma KTM è sempre lì

KTM unico marchio contro l'armata Ducati nella Sprint, stavolta con entrambi i piloti. E promette battaglia anche nella gara lunga.

binder-miller-ktm-sprint-sepang

La MotoGP Sprint odierna ha mostrato una tendenza che sta diventando ormai una costanza. Abbiamo visto sette Ducati su otto capaci di monopolizzare le zone alte, ma il gruppetto in fuga non era composto solo da Rosse. In mezzo a loro infatti si sono inseriti i due ragazzi KTM, quindi sia Brad Binder che Jack Miller, e non provvisoriamente per poi staccarsi ma fino alla bandiera a scacchi. Ai due è mancato un pizzico di passo in più per provare ad avvicinarsi alla zona podio, ma il bilancio è in linea con quanto visto in precedenza: ormai solo KTM può essere l’anti-Ducati in questa MotoGP.

Stavolta è un duo d’attacco

Possiamo dire che per Jack Miller è decisamente la gara migliore dell’anno. Brad Binder ormai è la certezza, ma dal nuovo compagno di box non s’era ancora vista la stessa grinta dall’inizio alla fine della corsa. Nella Sprint a Sepang invece KTM ha esultato due volte: non è arrivato il podio, Binder l’ha mancato di un soffio contro il duo Ducati factory, ma è arrivata una nuova conferma. I due ragazzi della squadra ufficiale del marchio austriaco, 7° e 10° in griglia, sono partiti perfettamente e si sono subito lanciati nella mischia “in rosso”. Come detto inizialmente, sette Ducati hanno fatto la voce grossa in questa gara breve, ma non è stato un dominio assoluto solamente grazie alle due KTM.

ktm-sprint-motogp-sepang

Attenzione a KTM per la gara lunga

Possiamo ricordare quanto avvenuto a Buriram due settimane fa. In quell’occasione Binder è riuscito a trovare il giusto ritmo d’attacco solo alla fine, per poi essere ben prima della partita domenica. La RC16 però non è ancora perfetta, c’è sempre qualcosa da sistemare, discorso valido anche per Miller che oggi ha sofferto di più negli ultimi giri, ma finalmente è stato costante protagonista per tutta la corsa. Domenica bisogna sempre gestire di più ma, come visto appunto in Thailandia, le battaglie da cardiopalma sono ancora possibili. KTM sta ancora perfezionando le sue armi ma, come detto, ormai appare l’unico marchio in grado di dare seriamente filo da torcere all’armata Ducati.

Foto: KTM Images/Polarity Photo

Lascia un commento