11 Luglio 2020

MotoGP e aerodinamica: Ducati fra galleria del vento e CFD

Ducati ha sempre rappresentato l'avanguardia dell'aerodinamica in MotoGP. Dalle winglets alle carene, un lungo lavoro fra galleria del vento e CFD.

Ducati si è distinta nel settore dell’aerodinamica sin dalla stagione MotoGP 2015 quando ha introdotto le winglets. Tutti i costruttori hanno seguito l’esempio prima che venissero bandite alla fine del 2017 per questioni di sicurezza e contenimento dei costi. A quel punto a Borgo Panigale hanno sperimentato i pannelli aerodinamici fino alle ultime carene, divenute parte integrante dei prototipi. L’obiettivo è tenere a terra la ruota anteriore durante le fasi di accelerazione.

Ma già dai primi test invernali del 2019 il team emiliano ha sperimentato delle coperture sulle ruote, divenute più prominenti nell’ultimo test di Misano. Si ricorderà la querelle del cucchiaio al posteriore con scopi aerodinamici “secondari”. Il responsabile dell’aerodinamica Ducati è Edoardo Lenoci: “Non posso dirvi quanti giorni trascorriamo nella galleria del vento“, ha dichiarato a Motorsport-Total.com. “Alcuni anni fa abbiamo iniziato a simulare l’aerodinamica. Possiamo simulare il flusso d’aria completo attorno a una motocicletta. Con i sensori, puoi misurare le forze su una moto anche in pista. Possiamo confrontare questi dati con CFD per vedere se i dati sono corretti”.

DUCATI IN GALLERIA DEL VENTO

La galleria del vento consente di raccogliere molti dati in breve tempo, ma richiede anche investimenti importanti. Ogni anno si compiono ulteriori passi avanti. “Recentemente il CFD è migliorato in modo significativo, anche perché la capacità di calcolo è aumentata. Questo ci consente, ad esempio, di fare molte simulazioni con il CFD e di capire molto“, ha aggiunto Edoardo Lenoci. “In alcuni casi, devi sempre andare nella galleria del vento, anche per correlare con i risultati CFD“. Un compito importante degli ingegneri è verificare se i dati reali corrispondono a quelli della galleria del vento e delle simulazioni CFD.

Il nuovo regolamento MotoGP prevede l’omologazione di un Aero-pack ad inizio stagione e un aggiornamento a Mondiale in corso. “Di solito iniziamo con i primi progetti prima dell’estate“, ha aggiunto l’ingegnere Lenoci. “Lavori con altri dipartimenti. Inizi con le idee e… a valutare i diversi concetti con CFD. Quindi sviluppiamo i progetti più promettenti. Durante questo processo, otteniamo anche molti dati e feedback dalle gare della stagione in corso“. I progetti più promettenti vengono sviluppati in galleria del vento, si ottimizzano i dettagli. “Quindi torniamo al dipartimento di sviluppo, dove progettiamo i componenti finiti, che vengono quindi costruiti in modo che siano pronti per i test in pista“. Solo a quel punto ricevono l’approvazione definitiva per l’utilizzo in gara.

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2 commenti

  1. fabu ha detto:

    e CFD sta per?!?

    • Fabio BCN ha detto:

      Computational Fluid Dynamics, in italiano fluidodinamica computazionale.
      Si tratta delle simulazioni fatte al computer per prevedere le forze (resistenza e portanza/deportanza) generate da determinate superfici.
      Dato che (di solito) le simulazioni al computer costano meno dei test in galleria del vento, prima si studiano diverse configurazioni al computer e poi quelle piu promettenti vengono provate in galleria.
      La galleria inoltre serve a verificare che gli errori di calcolo delle simulazioni CFD siano sotto controllo, come spiega l’articolo.