19 Giugno 2020

MotoGP, Andrea Iannone: sentenza del TAS non prima di agosto

Andrea Iannone rischia di saltare la stagione MotoGP 2020. La sentenza del TAS non arriverà prima di agosto, Bradley Smith sarà il suo sostituto.

MotoGP, Andrea Iannone

A meno di un mese dall’inizio del campionato MotoGP Aprilia resta con l’incognita Andrea Iannone. La RS-GP sembra la vera certezza dopo i buoni risultati nei test invernali. E il rinnovo di Aleix Espargaró rappresenta un altro punto fermo per il prossimo biennio. I due test di Misano prima di arrivare a Jerez (uno già effettuato) servono a limare gli ultimi dettagli su motore e aerodinamica in vista del congelamento previsto per il 30 giugno dal nuovo regolamento.

Ora Aprilia Racing deve aspettare la sentenza del TAS prima di decidere sul da farsi. Bradley Smith quindi pronto a prendere il suo posto nel 2020. Ma nel caso di confermata condanna (18 mesi) o, peggio, di aumento della squalifica di Andrea Iannone, dovrà trovare un altro pilota per il prossimo anno. E Danilo Petrucci ha già un accordo verbale con KTM dopo la visita a Mattighofen di mercoledì. “Siamo in attesa“, ha detto Massimo Rivola a Speedweek.com. “Speriamo di avere una risposta dal TAS per agosto, in modo che Andrea perda il minor numero di gare possibile. Certo, la situazione è piuttosto critica. All’inizio ci hanno detto che Andrea non era colpevole“.

L’intervento della WADA, con la richiesta di 4 anni di sospensione, sembra complicare la situazione di ‘The Maniac’. Significherebbe rinunciare per sempre alla carriera di pilota MotoGP. I tempi lunghi della vicenda non sono un buon segnale. “In molti altri casi di doping, la Federazione ha deciso in brevissimo tempo. Siamo stati informati a metà dicembre 2019 e non abbiamo ancora un risultato finale a giugno. Se voglio lamentarmi di qualcosa, riguarda i tempi delle autorità competenti. Si spera che il processo venga abbreviato“. Nella migliore ipotesi Andrea Iannone potrebbe prendere parte agli ultimi GP. “Andrea ha dimostrato in tribunale di essere innocente. La corte ha anche parlato della sua innocenza. Siamo quindi fiduciosi che saremo in grado di preservare la reputazione del pilota“.

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