26 Aprile 2020

MotoGP a porte chiuse. Dal Montmelò: “Non possiamo pagare il canone”

La MotoGP si avvia a correre a porte chiuse nel 2020. Dal circuito del Montmelò fanno sapere: "Non possiamo pagare il canone alla Dorna".

MotoGP, circuito di Catalunya

Gli autodromi a porte chiuse sono il male minore per garantire lo svolgimento una stagione MotoGP 2020. In attesa di conoscere il calendario che Dorna riuscirà ad allestire, bisogna fare anche i conti con le finanze. Il mondo dello sport deve affrontare perdite per milioni di euro, a cominciare da piloti e team. Dal circuito del Montmelò fanno sapere che sono disposti a collaborare per garantire lo svolgimento dei campionati F.1 e MotoGP, anche ospitando due gare per ognuna.

Joan Fontseré, direttore del circuito, a Catalunya Radio, si dice disposto ad ospitare più di un Gran Premio. Ma non potranno versare le imposte ordinarie alla Dorna che si aggirano intorno ai 4 milioni. I circuiti riescono a recuperare gran parte dell’investimento dalla vendita dei biglietti. Parte delle entrate viene generata dagli Stati ospitanti che in questa situazione di crisi potrebbero rivedere al ribasso i finanziamenti per il 2020. “Non possiamo assumerci alcun costo di canone“. Gli organizzatori fanno sapere che sono disposti a collaborare pur di garantire il campionato.

Dal Montmelò fanno sapere di aver parlato con Ezpeleta. “Possono fare un campionato con le condizioni che avranno quest’anno, finché le squadre potranno sopravvivere, i circuiti potranno svolgere attività e il promotore potrà fare trasmissioni televisive“. L’obiettivo è salvare il salvabile per ripartire alla massima forza il prossimo anno. La medesima situazione si avrà su tutte le piste che formeranno il calendario 2020. Dorna deve affrontare una sfida senza precedenti in cui dovrà aiutare i team a sopravvivere con budget più che limitati. A tutto ciò dovranno aggiungere il mancato ricevimento dei soldi da parte dei circuiti. Tutto pur di salvare lo show della MotoGP.

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