25 Febbraio 2022

MotoGP, Luca Marini: “Gli scettici? Li invito a conoscermi meglio”

Luca Marini carico verso il suo secondo anno MotoGP. Ricorda il 2021 e sottolinea i passi avanti. "Non è un anno di rivincita, ma di crescita."

Luca Marini, MotoGP

Un anno di esperienza in MotoGP, ora una nuova struttura ed una Ducati 2022, con tanta voglia di emergere. Luca Marini si presenta così verso la stagione 2022, spinto anche dall’ottimismo espresso dal team director Alessio Salucci e dal team manager Pablo Nieto (qui le dichiarazioni). Ci sono stati passi avanti sia a livello di adattamento alla moto che di preparazione, pizzica un po’ gli scettici nei suoi confronti ed è determinato a far vedere ciò che vale in pista. Senza puntare ad una sorta di rivincita, ma solo come parte di un suo processo di crescita.

Verso il 2022

Quest’anno avrà la stessa moto dei piloti ufficiali. “Dobbiamo lavorarci ancora un po’, ma tra qualche gara saremo al top” ha sottolineato Marini nel meeting online successivo alla presentazione. “Il mio stile di guida è migliorato molto rispetto all’anno scorso, ho cercato di cambiare e di migliorare i miei punti deboli. Nei test in Indonesia sono riuscito a fare dei bei passi avanti, anche nella prova di long run ho capito meglio la gomma anteriore su una distanza di gara. Cambia molto quando sei in scia ad altri piloti, la pressione aumenta tantissimo ed è difficile guidare la moto, l’anno scorso ho fatto parecchi fatica, mentre ora sono pronto per ogni situazione. Sono soddisfatto del mio livello, ma posso crescere ancora molto.”

“Ho capito abbastanza bene la GP22 e sappiamo su quali aree lavorare.” Un bel salto rispetto all’anno scorso. “È stato difficile e stressante, con un pacchetto tecnico non di livello si fa fatica e non c’erano né calma né serenità, non è stato facile. Quest’anno ho avuto più tempo per prepararmi e per lavorare sulla moto, me la sono goduta di più.” Sottolineando poi che “L’importante è migliorarsi costantemente e non sentirsi mai arrivati. Un esempio è Lewis Hamilton, è fantastico come riesca sempre a lavorare su se stesso per fare sempre di più. In MotoGP è difficile, devo badare ai dettagli, ogni pilota cresce sempre tanto, oltre a lavorare su me stesso. Ho lavorato tanto per adattarmi alla Ducati, ma riesco anche ad adattare la Ducati a ciò di cui ho bisogno.” 

La MotoGP al momento giusto

Rimane un dettaglio fisico da migliorare. “La spalla sinistra. Devo sempre fare del lavoro specifico, in passato ho avuto parecchi infortuni e mi sono anche operato. Mi manca un po’ di forza, non posso lavorarci come se fosse una spalla “normale”, ma penso di aver raggiunto un buon livello.” Mostra soddisfazione poi per il rinnovo di Bagnaia. “È un’ottima notizia per lui, può iniziare l’anno con la testa libera, puntando a quel titolo che vogliono sia lui che Ducati.” MotoGP arrivata per lui al momento giusto? “Direi di sì. Ma avevo già iniziato a pensarci gradualmente, vedendo altri piloti con cui avevo combattuto che andavano forte. Le sensazioni sono aumentate quando sono arrivati i risultati in Moto2, era il momento giusto del mio percorso.”

Non manca anche un commento sullo scetticismo nei suoi confronti. “È un aspetto interessante” è la risposta del pilota VR46. “È vero che c’è questo scetticismo, ma invito tutti a conoscermi meglio ed a scambiare due parole insieme. Tutti quelli che hanno lavorato con me sanno chi sono, e se ne parlano bene certo fa piacere. Forse sono gli scettici che si devono ricredere. In ogni caso io devo sempre pensare a dimostrare in pista cosa so fare e ne ho l’opportunità.” Partendo da un punto differente rispetto al 2021. “L’anno scorso ero in una situazione diversa da Martín o Enea. Questo però non dev’essere un anno di rivincita, piuttosto di crescita in cui devo solo pensare ad esprimermi ed a divertirmi, Facendo del mio meglio per arrivare nelle posizioni che contano, salire sul podio, vincere.”

Foto: VR46 Racing Team

Lascia un commento