24 Febbraio 2022

MotoGP, Salucci e Nieto suonano la carica con Marini-Bezzecchi

Presentato il progetto MotoGP di VR46, con Marini e Bezzecchi come piloti. Alessio Salucci e Pablo Nieto ne spiegano programma ed obiettivi

Team VR46, MotoGP

Giornata di presentazioni per VR46 Racing Team, pronto ora per l’approdo ufficiale in MotoGP. Luca Marini con un anno di esperienza in top class, Marco Bezzecchi all’esordio e due Ducati per questo nuovo progetto, conseguenza della VR46 Academy nata nel 2014. Di oggi l’evento che ha dato ufficialmente il via a tutto questo, con Alessio “Uccio” Salucci come Team Director e Pablo Nieto nel ruolo di Team Manager. Una squadra al debutto in classe regina, con grande entusiasmo ed ottimismo: ecco cos’hanno dichiarato in merito.

Tra presente e futuro

“Abbiamo iniziato a lavorare all’organizzazione a marzo dell’anno scorso. Intensificando poi l’impegno negli ultimi tre mesi.” Alessio Salucci inizia così il commento sulla nuova squadra di cui è Team Director. Ribadendo poi un concetto già espresso nella presentazione. “Per l’80% si tratta dell’impegno del pilota, il resto è per noi dell’organizzazione. Ma alla fine sono loro che danno il gas!” Passando poi nello specifico ai suoi ragazzi, inizia da Marini. “Ho spinto perché Luca andasse già in MotoGP. Anche se sapevamo che Avintia era in una situazione difficile per una moto “stanca”. Ma adesso già dai test s’è visto che il lavoro dell’anno scorso sta tornando fuori.” Sottolineando che “Guida la moto più performante, ha attorno chi voleva lui ed è andato davvero forte!”

“Certo, siamo un team nuovo, ma è molto veloce e spero sia spesso e volentieri in top 10, o magari anche più in alto. Il podio è un obiettivo reale.” In una squadra con capitecnici VR46, non Ducati. “Volevamo una squadra targata VR46. Ho parlato molto con Dall’Igna in questo senso, ci vorrà più tempo per rodare i ragazzi ma li hanno mandati in azienda per farli studiare assieme ai loro. Al primo test eravamo un po’ a rincorrere, ma questa cosa pagherà, spero.” È anche anno di contratti che scadono. “In tutti i top team è così, quindi ci sono varie possibilità e potrebbe essere il momento giusto. C’è anche una sella libera in Ducati factory, con tanti piloti che lo cercano… Certo ci pensiamo, ci ragioniamo, facciamo progetti cercando di prevedere cosa può succedere. Se Luca e Bez avessero chiamate dai team ufficiali vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro.”

“Luca potenziale incredibile, Marco una spugna”

Non manca un commento sulle prove ufficiali anche da parte di Pablo Nieto. “Abbiamo fatto degli ottimi test, era tutto nuovo per noi ed è stato una sorta di warm up” ha sottolineato il Team Manager. “Sappiamo di poter fare una grande stagione, Luca ha esperienza e Marco è un esordiente, ma lavorando insieme si può fare molto bene.” Risolvendo qualche problema per Marini. “È molto meglio di una Moto2, ma comunque Ducati ha cercato di fare in modo che fosse più comodo. Non è il maggior problema ora, dobbiamo piuttosto continuare a lavorare come dice Ducati: abbiamo provato novità e non sono andate bene per la moto, quindi siamo tornati indietro per fare in maniera diversa.” Rimarcando anche un concetto espresso in passato da papà Angel.

“Quand’ero un pilota mio padre mi diceva “Le moto cambiano, ma la parte difficile del motociclismo è sempre la stessa.” Lo stile, la testa, il tuo sangue rimane lo stesso e cerco di trasmettere la mia esperienza ai piloti, ricordando che ogni giorno si impara qualcosa.” Tornando ai test, “Sono molto molto ottimista. Mi devo controllare, ma Luca ha un potenziale incredibile, in Malesia ed in Indonesia mi ha impressionato. Se riusciamo a dargli tutto quello di cui ha bisogno, possiamo essere protagonisti.” Riguardo Bezzecchi, “Marco sta lavorando molto bene, è una spugna, sa poi che è meglio avere un buon rapporto con Luca perché ha più esperienza e si trovano bene. Può giocarsi il titolo di rookie dell’anno.”

Foto: VR46 Racing Team

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