31 Agosto 2020

MotoGP 2020: gomme Michelin più decisive di Marc Marquez

La stagione MotoGP 2020 imprevedibile come non mai. Ma non tanto per l'assenza del fuoriclasse Marc Marquez, quanto per le nuove gomme Michelin.

MotoGP, gomme Michelin

La stagione MotoGP ha visto 11 differenti piloti sul podio e 4 differenti vincitori nelle prime cinque gare. L’imprevedibilità fa parte di questo campionato che sarà ricordato negli annali per l’emergenza Coronavirus e per l’assenza di Marc Marquez. Il pilota Honda, infortunatosi nel primo round a Jerez, rischia di saltare quasi l’intera stagione per il doppio intervento al braccio destro. A rendere ancora più schizofrenico il Mondiale è anche la sua sua assenza, senza di lui non c’è più un favorito e tutti sembrano poter ambire alla vittoria.

La rotazione dei vincitori

In realtà non è solo l’assenza del campione MotoGP a sovvertire gli equilibri in ogni week-end. Le nuove carcasse Michelin hanno messo in difficoltà alcuni ed esaltato altri piloti. Non si può dire che il fornitore unico abbia penalizzato un costruttore più di un altro, ma tutto dipende dalla capacità di adattare il setting in base al tracciato e allo stile di guida. “Nel 2016 la Michelin è tornata in MotoGP – ricorda Piero Taramasso a Paddock-GP.com -. Le gomme sono cambiate e quello che sta succedendo ora sembra già successo. C’erano 9 diversi vincitori in quella stagione, ora siamo a 4 in 5 gare. Abbiamo introdotto un nuovo pneumatico, che si comporta in modo diverso dal precedente, quindi tutti dovranno lavorare su ogni pista per trovare il giusto set-up e chi ci riuscirà vincerà“.

Stagione 2020 come nel 2016

Dopo anni di stabilizzazione quasi noiosa nel campionato MotoGP, Michelin pare abbia rimescolato le carte. Andrea Dovizioso è sicuramente fra quelli che hanno pagato maggiormente questo stravolgimento, mentre i piloti di nuova generazione riescono a trarne il massimo profitto. “Siamo passati da 9 vincitori nel 2016 a 5 nel 2017 e poi a 3 nel 2018. La situazione si era stabilizzata perché eravamo con lo stesso pneumatico da 3 anni e mezzo – aggiunge Taramasso -, non mi sorprende che alcuni i piloti adesso si sentano un po’ turbati. Devi lavorare su ogni tracciato, non riesci a trovare un assetto magico che funzioni ovunque. Ogni traccia ha caratteristiche diverse, come la configurazione e il livello di grip, che è normale. Chi troverà un modo per far funzionare le gomme su ogni pista sarà colui che vincerà il campionato“.

Photo: Michelin Motorsport

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1 commento

  1. teolucignol_14023483 ha detto:

    Quindi sono le gomme che decidono i mondiali… non binomio moto/pilota. Mi sembra un « leggero » eccesso di protagonismo caro Taramasso…. o no?