1 Luglio 2023

MotoE: Alessio Finello guarda in alto “Ripreso il filo, ancora non basta”

Alessio Finello commenta la prima metà di 2023. Si bacchetta per alcuni errori, ma dopo Assen è più tranquillo e carico. L'intervista.

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È stata una prima parte di stagione fatta di alti e bassi per Alessio Finello. Per il pilota torinese del Felo Gresini Racing si tratta del secondo anno in MotoE, ma ancora non ha trovato totalmente la quadra per l’obiettivo prefissato. Ci sono stati alcuni errori, ma Finello commenta con soddisfazione soprattutto la seconda gara dell’ultimo round ad Assen, il punto da cui ripartire dopo la pausa di cinque settimane per il campionato elettrico. Già non vede l’ora di ricominciare, ma nell’attesa sfrutterà al massimo questo periodo per prepararsi al meglio: nella seconda parte di stagione vuole ottenere ben di più. Qual è il giudizio complessivo dei primi quattro round? Questo ed altro nella nostra intervista, ecco cosa ci ha raccontato.

Alessio Finello, che bilancio fai della tua prima metà di stagione?

Come dire… Un bilancio bilanciato! [risata] Secondo me abbiamo iniziato bene a Le Mans. Al Mugello siamo stati molto competitivi, soprattutto nelle libere e nelle prove cronometrate, ma purtroppo non ho concretizzato. In Gara 1 ho sbagliato, mi assumo le colpe del risultato perché meritavamo molto di più, mentre in Gara 2 pioveva veramente forte e non ci vuole niente a cadere… È capitato a me.

Seguono poi Sachsenring ed Assen.

In Germania è stato molto più complicato, diciamo che ho imparato la lezione. Ho fatto fatica, mi sono un po’ demoralizzato dal primo turno e mi sono portato dietro questo “momento negativo” fino alle gare. Siamo riusciti a prendere due punti ma non ero soddisfatto, non mi sentivo bene. Ad Assen volevo riprendere il lavoro lasciato al Mugello, con convinzione, e la velocità è tornata. Andiamo tutti molto veloci, ma il gap si è di nuovo ridotto e soprattutto in Gara 2 ho migliorato notevolmente sia come tempo sul giro che sul passo gara. Mi fa andare in pausa estiva un po’ più tranquillo, anzi sto già pensando alla prossima gara!

Alessio Finello, il tuo obiettivo stagionale è la top 10 costante. Cos’è mancato finora?

Il risultato è lì vicino, chiaramente voglio stare dentro la top 10 e non ai margini. Al Mugello ne sono rimasto fuori per 1-2 decimi, ad Assen di nuovo è stata questione di decimi. Siamo sempre lì sul filo, devo semplicemente fare questo ulteriore step e portarmi più avanti fin dalle FP1, non andare a rincorrere. Sono già migliorato, ma ancora non basta.

Il meteo incostante in alcuni round non ha dato una mano. Come te la sei gestita?

Ormai abbiamo visto tutte le condizioni! Le carte si mescolano molto in una gara bagnata: per me che devo rincorrere è come se fosse una possibilità in più, quindi cerco di approfittarne. Ovvio che spingendo l’errore è dietro l’angolo, anche in soli 7 giri, com’è successo al Mugello. Il lato positivo è che ero a metà gruppo, mi stavo giocando la settima posizione. Al Sachsenring, visto il primo turno metà e metà, ho dovuto gestire in altro modo: era una pista nuova, ma non aveva senso spingere e rischiare di compromettere tutto il weekend magari per una caduta in FP1.

Alessio Finello, non ti aiuta nemmeno avere poco tempo in pista.

Sicuramente con turni come per Moto3 e Moto2 sarebbe più semplice. Hai il tempo di imparare e mentalmente sei più tranquillo, invece due turni da 15 minuti, poi subito le qualifiche, il giorno dopo le gare… Magari su pista non completamente asciutta, poi completamente bagnata. È complicato, sono weekend stressanti a livello mentale, ma si impara la lezione.

Quale consideri la tua gara migliore finora e quale la peggiore?

Diciamo che non mi sono proprio piaciute le gare del Sachsenring. Ho sbagliato l’approccio, ma non mi sono neanche sentito bene in sella: è quello che mi ha proprio buttato giù di morale. Due anche le gare che mi sono piaciute di più: Gara 2 di Le Mans e Gara 2 ad Assen. La prima perché siamo riusciti a fare un passo avanti rispetto ai test, la seconda perché sono ritornato veloce dopo il weekend al Sachsenring.

Com’è stato quest’anno l’ambiente al Mugello?

Sapere di dover correre al Mugello ti dà una carica incredibile, non vedevo l’ora! Rivedere poi abbastanza gente sugli spalti e sui prati è stato bello, significa che c’è di nuovo quel pubblico italiano che apprezza le corse e quanto di buono stiamo facendo nelle varie categorie. Da dire anche se siamo veramente tanti italiani in ogni classe, questo fa capire che il nostro livello è alto. Il Mugello però è una pista incredibile, peccato per Gara 2 perché stavamo andando nella direzione giusta ed ero veramente motivato.

Alessio Finello, secondo te il fattore pubblico dipende anche dai costi dei biglietti? Se n’è parlato più volte.

Non solo quello. Abbiamo visto la differenza con gli altri circuiti a livello di intrattenimento extra gare. Le persone quindi vengono proprio per vivere un weekend diverso. Il prezzo del biglietto può essere anche un po’ alto, però se si crea l’extra attorno al circuito allora ne vale la pena. Altrimenti ti guardi le libere e poi ti cucini sotto il sole perché hai l’ora buca, senza niente da fare. Il GP Misano coinvolge tutta la riviera romagnola, al Mugello essenzialmente è tutto fermo. Bisogna imparare a creare un’atmosfera di intrattenimento che attiri più persone.

Ora ci sono cinque settimane di pausa per la MotoE. Quali sono i programmi?

Io vado giù col furgone e la moto da Matteo [Ferrari], ci facciamo almeno 4-5 giorni insieme di allenamento e svago. Allenarsi insieme per me è sempre un grande vantaggio, poi lui è il mio compagno di squadra ed è forte, quindi è uno stimolo in più per migliorare. Farò anche qualche giorno al mare, ma soprattutto sto parlando con qualcuno nel CIV per fare la gara in notturna: penso possa saltare fuori qualcosa, mi piacerebbe molto.

Una pausa così lunga in un campionato “spezza il ritmo”?

Secondo me no. Ovvio che sarebbe stato meglio se fosse stata un po’ più corta, ma alla fine ci si allena e si rimane sempre sul pezzo. Una pausa così poi ti può anche ricaricare, non vedi l’ora di tornare in pista per andare più forte. Da dire anche che abbiamo fatto tre settimane di gare consecutive… Ti rilassi, ma io sarò sicuramente uno di quelli che continuerà ad allenarsi di più.

Foto: Team MotoE FELO Gresini Racing

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