12 Novembre 2023

Moto3: Collin Veijer impara a vincere, l’Olanda ha un nuovo paladino

Collin Veijer astro nascente del Mondiale Moto3. La storica vittoria in Malesia è un altro segnale di una crescita esponenziale.

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La prima pole, il primo podio, ora anche la prima vittoria. Collin Veijer, 18enne olandese al debutto nel Mondiale Moto3, è ormai lanciatissimo: le zone alte gli piacciono e ormai si sta ‘acclimatando’. Al GP a Sepang, terzultimo evento della stagione 2023, si è trovato tra le mani un’altra grande occasione per prendersi la prima vittoria mondiale e stavolta non era intenzionato a lasciarsela sfuggire. Qualcuno ha storto il naso per il fatto di aver preceduto Ayumu Sasaki, in lotta per il titolo, ma alla fine anche questo fa parte delle corse. Veijer ha fatto così risuonare un inno olandese che non si era più sentito da ben 33 anni nel Motomondiale, e sembra solo l’inizio.

Collin Veijer, la bella speranza olandese

Fin dalla prima gara di questa stagione è entrato in zona punti, già un risultato non scontato. Si ripete spesso, mostrando una crescita molto interessante, ma contiamo poi anche i picchi. Il primo è la storica pole position in Olanda, un risultato che l’Olanda attendeva dal 1999: l’ultimo era stato Jurgen van den Goorbergh, poleman in 500cc in Catalunya ed in Repubblica Ceca. Veijer sfiora poi il primo podio proprio in Austria, per riuscirci concretamente però deve attendere il GP di Thailandia: dopo una battaglia campale il 18enne di Staphorst taglia il traguardo in terza posizione.

Il digiuno di podi è nettamente minore come lasso di tempo: prima di lui ha pensato Bo Bendsneyder, due volte a podio in Moto3 nel 2016 ed una in Moto2 quest’anno. L’appetito vien mangiando, Veijer vuole sempre di più: vede di nuovo l’opportunità alla fine del GP Malesia e vola nella storia. Il primo successo olandese dai cinque trionfi ottenuti da Hans Spaan in 125cc nel 1990, una rampa di lancio per il piccolo talento di Intact GP.

“Devo anche pensare a me”

“Ora sta diventando reale.” Collin Veijer si è espresso così dopo la festa del podio, quindi ben dopo la fine della gara. Il piccolo esordiente olandese era incredulo, non aveva ancora inquadrato quello che aveva fatto. Una volta di più ha fatto ben vedere la crescita esponenziale dopo una prima metà di campionato di assestamento. Qualcuno però l’ha criticato per non aver lasciato strada al compagno di squadra Ayumu Sasaki, pienamente in lotta per il titolo contro Jaume Masia.

“Quand’ero dietro ho cercato di proteggere Ayumu il più possibile” ha raccontato Veijer in seguito. “Peter [Oettl] è venuto da me e mi ha detto che non dovevo buttarlo fuori, dovevo pensare a proteggerlo, aggiungendo però che dovevo pensare anche a me, ai miei risultati.” La prima vittoria era così vicina, l’aveva già sfiorata in precedenza e stavolta Veijer se l’è presa, scrivendo appunto la storia. “Alla fine Ayumu ha chiuso 2°, 5 punti non sono una grande perdita.”

Foto: R.Lekl & S.Wobser/Intact GP

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