24 Ottobre 2023

Moto2, Tony Arbolino “Ho provato a fare cenni per fermare la gara…”

Tony Arbolino si gode il ritorno alla vittoria, ma sottolinea le condizioni proibitive durante la gara Moto2 a Phillip Island.

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Quella a Phillip Island non è stata davvero la domenica migliore per disputare delle gare. Ma nel disastro a causa del meteo è emerso Tony Arbolino, che ha così interrotto un lungo digiuno stagionale. Il suo ultimo successo risaliva al 14 maggio a Le Mans, nei 10 GP successivi aveva ottenuto appena altri tre podi. Fino appunto a domenica scorsa, quando tra vento e pioggia in costante aumento è riuscito a volare via, mostrando un grande passo e cogliendo così la vittoria Moto2 in una situazione difficile. Ma è arrivata la metà dei punti, il distacco da Acosta rimane di 56 punti e mancano solamente tre GP. È un successo che certo fa morale, ma che ormai serve davvero a poco.

GP Australia, perché Moto3 e Moto2 non sono state fermate?

Una risposta alla domanda che ci siamo fatti la possiamo trovare nelle prime parole del vincitore Tony Arbolino. “Le condizioni erano difficilissime, il vento era esagerato, fortissimo soprattutto negli ultimi due giri prima della bandiera rossa.” Ricordiamo che anche lui ha rischiato l’incidente nel giro d’uscita, un attimo prima della caduta vera e propria di Acosta. Nel corso della gara però ha provato a indicare lo stop, che tutto doveva essere fermato. “Ho cercato di farlo capire con qualche cenno con la mano, magari mi vedevano” ha spiegato. Nel frattempo però doveva correre senza distrarsi, bastava davvero un nulla per cadere, come successo a tanti. Lo stesso Arbolino infatti, anche se si sentiva bene (“Era la mia giornata”), ad un certo punto si è accorto di essere fin troppo lanciato, quindi di dover rallentare per portare la vittoria a casa.

Arbolino, vittoria tardiva

Non nasconde il rammarico per il mezzo punteggio. “Con questo tempo dovevano darci il doppio dei punti, altro che metà!” era stato il commento “a caldo” di un infreddolito Arbolino al parco chiuso. Alla fine però chiaramente non può che accettare, da regolamento i 9 giri completati non erano i 2/3 di gara necessari per il punteggio pieno. La situazione comunque è ormai fin troppo chiara da parecchi GP: Acosta, nonostante l’errore, ha chiuso 9° e quindi contento una possibile mini-rimonta di Arbolino. Il pilota lombardo vuole solo godersi il momento, certo ben conscio del fatto che ormai serve un cataclima per cambiare la situazione. Il vantaggio di 56 punti, oltre due gare, ci dice che Pedro Acosta potrebbe anche dare il via alla festa mondiale già alla fine del GP Thailandia, trattandosi del terzultimo round del 2023.

Foto: motogp.com

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