23 Ottobre 2023

GP Australia: stop alla MotoGP, ma perché Moto3 e Moto2 hanno corso?

Le condizioni meteo precarie a Phillip Island c'erano dai warm up. Moto3 e Moto2 hanno corso, la MotoGP no. Perché?

moto3-start-motogp-australia

Quando successo a Phillip Island lascia parecchi punti di domanda. Uno su tutti, che probabilmente non troverà risposta, riguarda il fatto che, mentre la MotoGP Sprint è stata cancellata, Moto3 e Moto2 le loro gare le hanno fatte. Le avvisaglie c’erano tutte, a partire dai warm up, fino ad arrivare alle molteplici cadute addirittura prima delle corse. Eppure tutto è andato avanti, mentre la MotoGP non è nemmeno partita domenica, la gara lunga anzi era stata anticipata a sabato. Perché invece “sacrificare” i ragazzini, i più giovani presenti nel Motomondiale? Tanti hanno rischiato grosso…

Moto3, quante cadute

Nel warm up, in condizioni già molto complicate, l’unica caduta era stata quella di David Munoz. Passa qualche ora e tocca alla gara, i problemi non tardano ad arrivare: Diogo Moreira è il primo incidentato, ma una volta sistemata la moto si schiererà normalmente ed inizierà la gara. Quattro giri e torna al box accusando strani malesseri, solo dopo si capisce come mai. “Una volta riguardate le immagini s’è visto che [dopo la caduta] aveva perso conoscenza. Nessuno lo sapeva, altrimenti non gli avremmo permesso di iniziare la gara” ha spiegato in seguito il team MT Helmets-MSi in una nota. Sempre nel giro d’uscita della Moto3 cade anche Matteo Bertelle, poi Daniel Holgado, con moto sfasciata (e corsa contro il tempo per sistemarla) e sangue sul volto poi ricondotto ad un taglio ad un sopracciglio.

Cerotto e via, lo spagnolo disputerà regolarmente la gara. Giù anche Vicente Perez, bel protagonista da sostituto in corsa fino a quel momento ed in seguito ritirato in gara per una nuova scivolata. La lista è lunga, arriviamo ora a tutti gli altri incidentati nel corso del GP regolarmente iniziato. Il primo di tutti è stato David Alonso, seguiranno poi anche Filippo Farioli, Ivan Ortola, David Munoz, Mario Suryo Aji (ottimo 6° fino a quel momento), David Salvador, Syarifuddin Azman, Xavi Artigas, Adrian Fernandez solido al comando prima della caduta e poi è ripartito, determinato a chiudere la gara. Solo bandiere gialle al momento degli incidenti, la distanza prevista è stata regolarmente completata.

Moto2, altri rischi

Dopo la Moto3 scatta la classe intermedia, già la più incidentata del warm up. Volano (letteralmente) Manuel Gonzalez, Albert Arenas, Lukas Tulovic, Kohta Nozane, “semplici scivolate per Tony Arbolino e Zonta Van Den Goorbergh. Arriviamo alla gara, anzi al giro d’uscita con Pedro Acosta a terra: corsa contro il tempo per sistemare la moto, il leader Moto2 scatta dal fondo. Si comincia, poche curve e rischia grossissimo Alonso Lopez, passato in testa e protagonista di una caduta proprio davanti al gruppo, ma fortunatamente scivola fino a finire fuori pista e tutto si risolve bene.

Ma è solo l’inizio, la lista si allunga: giù Darryn Binder, Zonta van den Goorbergh, Barry Baltus, il nuovo leader della corsa Sergio Garcia, Filip Salac (provvisoriamente 3°). Procediamo poi con Sam Lowes, brutta caduta anche per Jake Dixon, che ha riportato un trauma alla spalla destra, i successivi controlli hanno escluso fratture. Gli ultimi della lista sono Mattia Casadei (risalito fino alla top 10) e Celestino Vietti (solo un violento incidente, il pilota già acciaccato è OK), che a quanto pare convince infine la Direzione Gara a optare per la bandiera rossa. Gara fermata dopo 9 giri e metà punti assegnati.

Tocca alla MotoGP Sprint… Anzi no

Dopo Moto3 e Moto2 eccoci all’ultima gara, eccezionalmente la corsa breve della MotoGP, ora programmata per concludere il weekend in Australia. Il finale lo conosciamo: la corsa viene cancellata per le rischiose condizioni meteo, pioggia e vento sempre più forti. Condizioni però che avevano incontrato anche i ragazzi delle categorie Moto2 e Moto3, che invece sono partiti regolarmente. I risultati di queste corse, ben oltre le semplici classifiche, ve li abbiamo elencati in precedenza. La domanda principale quindi rimane la stessa: perché le classi minori hanno disputato le loro corse e solo la MotoGP è stata fermata? Ciascuno trarrà il suo personale giudizio da quanto accaduto a Phillip Island.

Foto: motogp.com

Lascia un commento