5 Novembre 2023

Moto2: Pedro Acosta, testa e polso per un titolo già scritto

Pedro Acosta sempre più vicino al secondo titolo mondiale in appena tre anni. Testa e cuore per un talento esplosivo.

pedro-acosta-quasi-titolo-moto2-2023

Non c’erano particolari dubbi, anzi ci si aspettava che Pedro Acosta riuscisse a sbaragliare la concorrenza già all’esordio, come in Moto3. Per quanto grande talento, è pur sempre un essere umano, quindi errori e difficoltà sono sempre da tenere in conto. Come quelli ad inizio 2022: incidenti, un infortunio e qualche problema di adattamento alla KALEX Triumph. Un processo superato con lode, passando per il breve duello con Arbolino per poi diventare il netto dominatore della Moto2. Sempre sotto l’ala protettiva di Aki Ajo, che l’ha prima guidato verso il successo in Moto3 ed ora segue i suoi passi verso la corona Moto2: un talento ha bisogno anche della testa, non solo del polso.

Il secondo campione Moto3-Moto2

Pedro Acosta arriverà in top class con un palmares davvero per pochi. Se qualche anno fa il titolo era quasi una tappa obbligata per il salto di categoria, adesso non è più così necessario. Basta guardare chi è attualmente in MotoGP: c’è chi non è mai stato in lotta per un campionato, chi l’iride l’ha solo accarezzato, chi invece ha conquistato un unico mondiale in carriera. C’è infine un solo pilota che ha vinto in entrambe le categorie attuali: stiamo parlando di Alex Marquez, campione del mondo Moto3 2014 ed in seguito campione del mondo anche in Moto2 nel 2019. Allargando il quadro, nell’attuale MotoGP sono appena tre i piloti bicampioni del mondo nelle classi minori: aggiungiamo alla lista infatti Marc Marquez, iridato 125cc 2010 e Moto2 2012, e Johann Zarco, bicampione Moto2 2015-2016. Con il pilota di Mazarron diventeranno appena quattro, su oltre 20 piloti presenti in top class.

Moto2, Pedro Acosta campione: le combinazioni per il GP Malesia

Pedro Acosta, tra testa e cuore

In Thailandia l’iridato Moto3 2021 ha messo a referto il 13° podio in 17 gare disputate. Un ruolino di marcia che non lascia spazio a dubbi che a (tardive) rimonte di qualche inseguitore. Nello specifico di Tony Arbolino, unico matematicamente rimasto in lotta ma ormai fuori causa dopo il grande calo di risultati che hanno prima facilitato il riaggancio, poi l’allungo. Può solo rinviare la festa di Acosta, ma lo spagnolo non sbaglia più niente, quindi è solo questione di tempo. “Abbiamo portato a casa punti importanti. Non puoi vincere sempre: a volte guidi col cuore, altre con la testa” è stato il commento dell’alfiere KTM Ajo alla fine del GP a Buriram, rendendo merito ad uno scatenato Fermin Aldeguer. Non vuole lasciarsi condizionare dal discorso titolo, dev’essere “freddo come il ghiaccio”, come gli ha insegnato Aki Ajo. Almeno finché non scatterà la festa vera e propria per il secondo iride in tre anni.

Foto: Red Bull KTM Ajo

Lascia un commento