8 Giugno 2021

Moto2, la tecnica: il ‘passo indietro’ dal ride-by-wire al cavo

In Moto2 c'è l'elettronica unica Magneti Marelli, con l'acceleratore elettronico. Ma alcuni piloti stanno utilizzando il classico cavo, ecco perché.

Moto2 2021

di Paul Emile Viel

Gli sviluppi tecnologici in genere consentono di migliorare le prestazioni delle moto. Dal passaggio al motore Triumph nel 2019, la Moto2 ha ricevuto un pacchetto elettronico uguale per tutti fornito da Magneti Marelli. È composto da una ECU (centralina motore), una IMU (unità inerziale) e dal cruscotto. Elettronica efficiente, che consente la gestione dell’acceleratore in modalità ride-by-wire; con queste componenti in Moto2 sono stati introdotti iuti alla guida come il controllo di trazione, la regolazione del freno motore, ecc.

Ma a volte questo accade a scapito del feeling del pilota. Il ride-by-wire, infatti, permette di gestire la coppia motore interamente dalla ECU, che definisce in base alla posizione della manopola del gas, la migliore apertura della farfalla e ottimizza l’anticipo di accensione. Pertanto, le prestazioni sono ottimali indipendentemente dalle condizioni operative. Grazie a questo, funzioni come anti-wheelie, controllo di trazione, launch control ecc. Questi parametri sono ottimizzati da ingegneri e team tecnici.

Tutto bene, ma il pilota può perdere rapidamente il feeling tra l’acceleratore e il modo in cui viene erogata la potenza. Sembra che in Moto2 questo corrisponda al vero. Secondo le nostre fonti nel paddock, più della metà della griglia ha deciso di tornare indietro. Optando per un buon vecchio cavo del gas per controllare la farfalla dell’alimentazione, piuttosto che un controllo elettronico. Ciò consente ai piloti di avere un feedback migliore ed una sensazione più naturale con il motore, fondamentale per controllare lo scorrimento e migliorare la guida.

Un passo evidentemente fattibile in questa categoria. Nonostante le grandi possibilità offerte dalla ECU Magneti Marelli, i piloti non hanno un vero controllo di trazione, né un vero anti-wheelie. Un desiderio espresso dagli organizzatori del Mondiale, al fine di contenere i costi di questa categoria. Quindi, la gestione della farfalla tramite cavo non è un problema.

In sintesi, l’elettronica della Moto2 è più sofisticata rispetto alla Moto3, ma più limitata e più facile da usare rispetto alla MotoGP perché preimpostata con molti parametri bloccati. Anche se sbloccarli non sembra la volontà degli organizzatori, la ECU ha le altre funzioni disponibili in MotoGP (Traction Control, Wheelie Control, ecc.).

Foto: Dorna Sports, Magneti Marelli

L’articolo originale su paddock-gp

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