20 Marzo 2024

Moto2 e Moto3, Pirelli a Portimao con l’allocazione standard 2024

Pirelli alla seconda prova nel Motomondiale, stavolta su un circuito come Portimao, del quale ha ben più informazioni.

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Appuntamento a Portimao per la seconda tappa della stagione 2024. Un circuito di saliscendi e curve cieche, spettacolare e unico nel suo genere, su cui Moto3 e Moto2 hanno già potuto conoscere le nuove Pirelli grazie ai test invernali. Nonostante il tempo instabile in quell’occasione, sono state comunque giornate utili per raccogliere informazioni in vista del secondo GP dell’anno, dati da aggiungere a quelli già raccolti con la Superbike. Nessuna gomma nuova in questa occasione, come invece successo in Qatar, ma l’allocazione standard, ovvero quella di base prevista per tutto il campionato. Dopo i problemi riscontrati appunto a Lusail, si va su una pista già nota.

Le caratteristiche di Portimao

Una pista riasfaltata completamente ma che tutt’ora presenta poco grip e quindi bassa aderenza. Un problema che può essere risolto da mescole più morbide, ma le più dure resistono maggiormente all’usura, due aspetti da tenere in considerazione sulla lunga distanza di gara. Da non dimenticare i dislivelli anche del 12% in discesa e del 6% in salita, i soprannomi “ottovolante” e “montagne russe” non sono casuali.

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A Portimao non mancano anche le frenate brusche. Ben 10 staccate lungo la pista portoghese che mettono sotto stress soprattutto lo pneumatico anteriore. Le più impegnative per Pirelli saranno di certo la curva 1 alla fine del rettilineo principale di quasi 1 km, ma anche la curva 5, un tornante a sinistra in contropendenza in discesa, e le curve 10-11. Per finire attenzione alle temperature: le gomme posteriori raggiungono in alcune curve raggiungono temperature molto elevate (in particolare a destra) sulla spalla, che in altre invece è molto fredda.

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Pirelli, il commento di Giorgio Barbier

“Portimao presenta un layout piuttosto impegnativo per i pneumatici, con un mix interessante di curve in salita e discesa e delle specificità da tenere in debita considerazione” ha sottolineato il Direttore Racing Moto Pirelli. “A differenza del posteriore, che subisce poche ma intense sollecitazioni meccaniche/termiche, la gomma anteriore è costantemente impegnata in curve a lenta percorrenza e ad ingresso rapido con raggio di curvatura piccolo. Questo costringe il pilota a frenate brusche, anche in discesa. Si tratta comunque di una pista che conosciamo bene perché ci abbiamo corso diverse volte con il Mondiale Superbike e per diversi test, non ultimi quelli del febbraio scorso con i piloti di Moto2 e Moto3. Purtroppo, proprio questi ultimi test sono stati condizionati da maltempo e pioggia quindi i piloti sono riusciti ad avere giusto un assaggio dei nostri pneumatici.”

“Abbiamo deciso di affidarci all’allocazione standard del 2024, quindi non ci saranno pneumatici di sviluppo ma esclusivamente di gamma” ha aggiunto Barbier. “Sappiamo che questo circuito, nonostante la riasfaltatura nel 2020, offre poco grip e, in particolare caso di basse temperature. Non di rado si può notare del graining e livelli di usura più elevati, anche per via dello spinning e della difficoltà di portare in temperatura i pneumatici. Nel caso di temperature elevate, improbabili in questo periodo, si avrebbe invece ancora meno grip in pista. Nella scelta dei pneumatici da utilizzare sarà quindi importante tenere presenti tutti questi aspetti e trovare il compromesso migliore per le condizioni che ci saranno”.

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