3 Aprile 2022

Moto2, Fermín Aldeguer polverizza lo storico record di Jorge Lorenzo

Fermín Aldeguer imprendibile nel sabato di Termas de Río Hondo. Il giovane talento murciano mette già il suo sigillo con una pole storica.

fermin aldeguer moto2

Appena 16 anni e 362 giorni. A Termas de Río Hondo Fermín Aldeguer è stato inarrestabile, scrivendo anche un nuovo record. Il pupillo dell’ex Motomondiale Hector Faubel è ora il poleman più giovane di sempre nella classe intermedia, battendo un primato che resisteva da tantissimo tempo. Precisamente dalla 250cc 2005, con un certo Jorge Lorenzo da record a 18 anni e 32 giorni nel GP d’Italia. Fino all’arrivo dello scatenato pilota murciano 17 anni dopo, 17 come gli anni che compirà martedì prossimo.

Un ragazzino che da un pezzo, o meglio da quando è piccolo, sta facendo vedere tante belle cose. Negli ultimi due anni s’è preso prima il titolo Superstock 600 nel CEV (al debutto) e poi l’Europeo Moto2, strapazzando la concorrenza. L’anno scorso ha disputato anche la sua unica annata MotoE, con una pole a referto, per poi disputare una mezza stagione nel Mondiale Moto2 come sostituto di Montella, andando due volte a punti. In questo 2022 è a tempo pieno con Speed Up e non ci sta mettendo molto a farsi notare…

Sottolineiamo che quello argentino era un tracciato che non aveva mai visto prima. Eppure ha dominato un sabato lunghissimo ed impegnativo: prima le FP1, poi le FP2, infine eccolo volare anche in Q2, inanellando un’incredibile serie di giri veloci che l’hanno portato presto in vetta, mantenendolo fino alla bandiera a scacchi. È grande festa per la squadra del marchio vicentino, con questo giovane talento capace di mettere a referto un bel pezzo di storia del Motomondiale.

“Mi sono sentito davvero bene per tutta la giornata” ha raccontato Fermín Aldeguer in conferenza stampa. “Abbiamo un ottimo potenziale per la gara.” Un feeling già incredibile con un circuito nuovo per lui, con sporco e vento che non hanno semplificato la situazione. “Non so dire come mai, ma ogni volta che entravo in pista mi sentivo sempre meglio in sella. Assieme al team abbiamo svolto un gran lavoro, senza mai cambiare troppo: stiamo andando nella giusta direzione.”

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