Moto2 e Moto3 volano con Pirelli “I tempi sono già una prova evidente”
Le categorie Moto2 e Moto3 hanno completato il primo test vero e proprio con le Pirelli. La soddisfazione di Giorgio Barbier.
Moto2 e Moto3 hanno appena iniziato l’avventura con le Pirelli, ma il primo test ufficiale a Valencia ha già dato risposte molto interessanti. Su tutto chiaramente i record polverizzati per entrambe le categorie, in particolare la classe minore che ha riscritto di circa un secondo il miglior tempo assoluto. È stata una prima occasione per vedere i volti nuovi delle due categorie, alcuni cambi di numeri, il ritorno a quattro Boscoscuro, nonché le prime moto 2024.
Moto2 e Moto3, tempi e cronaca dei test Pirelli a Valencia
Le gomme utilizzate
Data la giornata soleggiata al Ricardo Tormo, tutti i piloti schierati hanno utilizzato solo gli pneumatici slick DIABLO Superbike, ricordiamo pneumatici Pirelli standard e non prototipali. In Moto2, con gomme in misura 125/70 R17 all’anteriore e 200/65 R17 al posteriore, ogni pilota aveva a disposizione all’anteriore 3 SC1 (soft) e 3 SC2 (medium) per l’anteriore, più 3 SC0 (soft) e 3 SC1 (medium). In Moto3, con gomme in misura 100/70 R17 all’anteriore e 120/70 R17 al posteriore, ognuno aveva 3 SC1 (soft) e 3 SC2 (medium) all’anteriore più 3 SC1 (soft) e 3 SC1 (medium) al posteriore.
Pirelli inizia col piede giusto
“L’obiettivo era confermare le buone impressioni viste ad inizio settembre sul circuito di Montmelo” è il primo commento soddisfatto di Giorgio Barbier, direttore racing moto di Pirelli. “In quell’occasione, trattandosi di test privato, non erano stati forniti tempi ufficiali. Stavolta è stato possibile fare un confronto diretto con i tempi del fine settimana appena trascorso, in condizioni metereologiche e con temperature sostanzialmente analoghe.” Con risultati come detto già notevoli. “Realizzare i giri più veloci di sempre è senz’altro una prova evidente e facilmente quantificabile delle ottime prestazioni che i nostri pneumatici sono in grado di garantire.”
“Alcuni piloti hanno percorso, utilizzando lo stesso set di pneumatici, più giri di quelli di gara, anche se non consecutivi, con drop e livelli di usura contenuti” ha sottolineato Barbier. “Tutte le mescole hanno performato bene. Chiaramente quelle più morbide sono in generale quelle che hanno permesso ai piloti di realizzare i loro migliori tempi.” Ovviamente solo l’inizio, ma certamente per Pirelli è partita col piede giusto. “Sappiamo che i test, per quanto rappresentativi, non sono mai come un fine settimana di gara e che ogni pista fa storia a sé stante” ha infatti rimarcato Barbier. “Ma possiamo dire che le premesse per fare un buon lavoro la prossima stagione ci sono tutte.”
Foto: Valter Magatti
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