29 Febbraio 2020

Makar Yurchenko, ex Moto3: “Dovrò operarmi alla colonna vertebrale”

Makar Yurchenko a sorpresa si era ritirato dal Mondiale Moto3 all'inizio di questo 2020. Alla base seri problemi alla schiena, tanto da doversi operare.

yurchenko moto3

Ad inizio anno arriva a sorpresa la notizia dell’abbandono di Makar Yurchenko, che aveva firmato un contratto per il Mondiale Moto3 2020 con BOÉ Skull Rider Facile.Energy. L’opzione più verosimile appariva il motivo economico, che aveva costretto a fermarsi anche quello che avrebbe dovuto essere il compagno di box, Kornfeil. In realtà il problema è di natura fisica: si tratta in particolare di guai alla colonna vertebrale, tanto da dover finire a breve sotto i ferri.

Dopo un lungo silenzio, senza aver mai fornito una spiegazione precisa, ecco che Makar Yurchenko affida ad un lungo post tutto quello che è successo. “Non ho rilasciato dichiarazioni perché questi fatti sono avvenuti all’improvviso, cambiando completamente i nostri piani” ha spiegato il ventunenne pilota kazako. “In autunno, dopo vari GP ed una serie di cadute, ho iniziato a sentire dolore all’anca ed alla parte bassa della schiena. Ho pensato a stanchezza muscolare, dovuta al grande sforzo di tante tappe consecutive.”

La situazione è peggiorata dopo Valencia. “Il dolore si è intensificato” ha continuato Makar Yurchenko. “Io però continuavo ad allenarmi, mi stavo preparando per il 2020. Nel frattempo ho consultato vari specialisti, ricorrendo a fisioterapia, iniezioni, massaggi ed altro. Non mi hanno giovato, anzi è andata sempre peggio: il dolore mi tiene sveglio la notte. Infine siamo andati da altri specialisti in Spagna, che hanno confermato quanto mi avevano già detto in Russia: devo operarmi.”

Una decisione difficile per un ragazzo che da otto anni ha puntato tutto sul motorsport, riuscendo ad arrivare al Mondiale. L’avventura nel Campionato del Mondo però per il momento si ferma qui. “Non ho altra scelta che fare un passo indietro. Domenica [1 marzo] dovrò sottopormi ad un difficile intervento alla colonna vertebrale, a cui seguirà un lungo e complesso periodo di recupero. Ho sperato fino all’ultimo che ci fosse una soluzione diversa, ma la situazione è questa. Guarderò gli altri piloti lottare per quello che era anche il mio sogno.”

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