11 Agosto 2023

MotoE, Andrea Mantovani “Se posso vincere non chiudo il gas”

Andrea Mantovani porta a casa una doppia top 10 dall'appuntamento MotoE sotto la pioggia di Silverstone. Come lo valuta? L'intervista.

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Difficile valutare la ripartenza a Silverstone, col meteo che ha fatto saltare qualsiasi programma. Andrea Mantovani però ha pensato solo a completare entrambe le corse ed a portare a casa punti. Avrebbe voluto fare di più in Gara 2, il podio era alla portata, ma un problema al casco non ha permesso al pilota RNF di giocarselo fino alla fine. Dopo la bella tappa nel CIV Supersport a Misano, Mantovani è ripartito da una doppia top ten, precisamente un 10° ed un 6° posto sulla pista britannica appena conosciuta. Abbiamo avuto modo di farci raccontare com’è andata, di seguito la nostra intervista.

Andrea Mantovani, tappa complessa per la MotoE a Silverstone!

Era la prima volta della MotoE su quel circuito, non è stato per niente facile. Io ho cercato di gestire un po’ le due gare: la prima l’ho presa con calma, la seconda ho provato a spingere un po’ di più e stava andando meglio, ero in zona podio. Purtroppo però ho avuto un problemino e ho dovuto tirare i remi in barca per forza. Tutto sommato però è stato un weekend positivo, abbiamo preso punti importanti.

Cos’è successo in Gara 2?

Ho avuto un problema col casco, si appannava ed entrava acqua. Quando vedi la riga doppia sai che ci sono due possibilità: questa, o sei ubriaco! [risata] Pensavo fosse risolto dopo il Mugello, invece purtroppo si è ripresentato a Silverstone nonostante i tanti cambi. Ora vedremo di metterlo a posto. Just1 mi manderà un ragazzo dell’assistenza in Austria, nel caso piovesse ancora e ci fossero altri problemi avrò un aiuto immediato.

Torniamo al venerdì, giornata con qualche problema per te.

Venerdì ci ho messo due turni per imparare bene la pista, è stata veramente difficile. C’è stata poi anche la componente sfortuna in qualifica. In Q1 sono andato veramente forte, 2° dietro a Casadei ma comunque più veloce di Ferrari nelle FP2, ma in Q2 c’è stata la bandiera rossa dopo pochi minuti. Ho quindi perso il giro buono perché Torres è caduto davanti a me e ho trovato la bandiera gialla, e non c’è stato poi il tempo per ricaricare la batteria. Alla ripartenza, durante il giro lanciato, s’è spenta la moto perché la batteria era scarica. Poteva andare meglio, ma purtroppo ci sono state queste coincidenze.

Dopo il venerdì su pista asciutta però arriva il sabato sotto la pioggia. Andrea Mantovani, come l’hai gestito?

La pista è grandissima e va capita, ci stavo riuscendo sull’asciutto e poi sul più bello l’acqua! Non è stato semplice. Ma dopo Assen miravo a portare a casa entrambe le gare. La prima stando abbottonato, cercando di capire come affrontarla, nella seconda poi avrei dato un po’ di più. Peccato davvero per il problema al casco che mi ha impedito di essere protagonista della zona podio, visto che anche al Mugello sotto l’acqua ero stato competitivo.

A livello di pista, c’è stata qualche difficoltà in più col maltempo?

Alcuni punti sono diventati un po’ più difficili con la pioggia. In qualche curva che immetteva sul dritto rischiavi l’aquaplaning, ma secondo me dipendeva dall’asfalto. Ho indicato i punti anche a Michelin, per me c’è da lavorare, forse addirittura rimuovere l’asfalto per vedere qual è il problema. Ci sono punti in cui vai tranquillo, e poi la moto ti parte di colpo, ripetutamente: vuol dire che qualcosa non va. Infatti in quei punti ero molto più cauto, però in gara bisogna spingere, la cautela non paga… L’abbiamo segnalato.

Prossima tappa Austria. Andrea Mantovani, come la vedi?

Per tre quarti lo conosco, mi manca solo la nuova variante, però sono fiducioso. Con la squadra stiamo facendo un lavoro, siamo carichi e cerchiamo sempre di fare delle buone gare. E speriamo nella riconferma per il prossimo anno, mi piacerebbe molto. Al momento testa al 2023, vedremo poi per il futuro.

Possiamo dire che l’obiettivo al Red Bull Ring è il podio?

L’obiettivo è sempre essere competitivo e di essere lì nelle prime posizioni, poi vedremo. Certamente se mi sento bene la moto l’obiettivo è quello di vincere! Di sicuro, se c’è l’occasione, chiunque ci sia io non chiudo il gas, a costo anche di rischiare, visto che non me la sto giocando. Chiaramente è tutto da vedere: dobbiamo mettere a posto la moto, ma sono in forma e sto bene. Possiamo fare un bel lavoro.

Foto: CryptoDATA RNF MotoE Team

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