31 Luglio 2023

Andrea Mantovani ruggito a Misano “CIV o MotoE, la Ducati è speciale”

Andrea Mantovani raccoglie una grande soddisfazione nel CIV Supersport a Misano prima del ritorno della MotoE. L'intervista.

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Ha conosciuto la Ducati del Mesaroli Racing by VMR e l’intero team solamente giovedì mattina, l’inizio di un weekend di gare al posto dell’infortunato Davide Stirpe (la nostra intervista). Eppure Andrea Mantovani è stato uno dei grandi protagonisti dell’appuntamento tricolore a Misano. Nella spettacolare Racing Night del sabato purtroppo un errore proprio alla fine l’ha privato di un grande risultato, ma domenica si è rifatto, regalando alla squadra ed a se stesso una bella festa da podio. Ha vinto Simone Corsi, ma Mantovani, scattato dalla 2^ casella in griglia, è rimasto sempre vicinissimo. Un’iniezione di fiducia notevole per il pilota ferrarese, che il prossimo weekend riprenderà a competere in MotoE. Prima però l’abbiamo sentito per un suo commento sul round CIV appena concluso.

Andrea Mantovani, che bel weekend a Misano!

È stato qualcosa di incredibile, per me era tutta una novità. La squadra mi ha dato questa bellissima opportunità e ci abbiamo voluto provare, ma appena sono salito sulla moto mi sono sentito molto in famiglia. Turno dopo turno abbiamo migliorato costantemente, cercando di mettere a punto la moto, fino a renderci conto che c’era un gran passo, quindi una seria possibilità di giocarcela per la vittoria.

Così è stato, peccato davvero per Gara 1…

Ero più a cuore aperto, l’ultimo giro mi ero portato in testa ma ho avuto un’imbarcata quando mancavano solo due curve… Sono uscito fuori pista, poi nella foga al rientro non mi sono accorto di Ottaviani, che mi ha leggermente toccato. Ma perché io gli ho un po’ tagliato la strada, se me ne fossi accorto l’avrei evitato, però queste sono le gare. Siamo stati sempre protagonisti, per la maggior parte dei giri sono stato davanti, quindi davvero una figata incredibile!

Nella Gara 2 “diurna” sei stato di nuovo protagonista.

Dovevamo rifarci! Non abbiamo perso occasione, siamo partiti molto bene e ho cercato di gestire la mia gara. Sono sincero, se il giorno prima avessi concluso la gara in una posizione del podio, in Gara 2 avrei tentato l’attacco su Simone [Corsi]. Solo che a due giri dalla fine alla Quercia mi si è chiuso lo sterzo… Quindi mi sono detto che era meglio portare a casa quel bellissimo risultato. Ero comunque attaccato a lui, per me era davvero importante: nel Mondiale Supersport ha fatto due volte 6° ed è andato veramente molto, molto forte.

Andrea Mantovani, sei rimasto sempre lì: non male, no?

Che dire, un’emozione incredibile! Devo solo ringraziare il team per questa bellissima occasione, è stata una soddisfazione personale pazzesca. Anche perché giravano tante voci: va solo forte con la MotoE, è veloce solo al Mugello… Invece vado forte anche a Misano con una 600!

Ti ha motivato anche il prematuro addio al Mondiale di categoria?

Con Evan Bros ci ho messo lo stesso impegno di questo weekend di gara, quello che metto in qualsiasi cosa faccia. Con loro abbiamo deciso però di separare le nostre strade perché loro avevano bisogno di risultati più importanti e io avevo bisogno di tempo per maturare e capire la Yamaha. È finita così, mi serviva però tornare nella 600 per vedere di cosa ero capace: era una prova mia personale per vedere com’ero in quella categoria ed alla fine ho avuto una bellissima soddisfazione, ne sono davvero felice!

Il podio di Gara 2 possiamo definirlo la seconda grande gioia del 2023 assieme al successo in MotoE?

La vittoria è sempre speciale, ma lo è anche salire sul podio. Ci salgono solo tre persone, essere tra di loro è veramente incredibile!

Andrea Mantovani, è anche una bella iniezione di fiducia personale, no?

Non ho mai messo in dubbio le mie capacità, anche perché per fortuna ho accanto poche persone, come la mia compagna od il mio amico Marcello, che mi vogliono veramente bene e mi supportano sempre. Anche nei momenti di difficoltà mi danno la forza di rendermi sempre conto delle mie capacità. La consapevolezza c’è sempre stata, ma questo è stupire: arrivi così dal nulla e sei subito là! È davvero una bella soddisfazione.

Un bilancio quindi decisamente positivo.

Vedere dai primi turni di prove libere il tuo nome sempre in vetta… Da lì si capisce che ci siamo. I tempi calavano in ogni turno, ho fatto anche il giro veloce in entrambe le gare. Sono segnali importanti, soprattutto quando fai il best lap al 13° giro [su 16, ndr]!

Diciamo che ti sei fatto notare anche in ottica futura…

Vedremo. Adesso non mi espongo, ma un risultato così non passa inosservato. Fare così sicuramente muoverà qualcosa.

Com’è stata questa differenza Racing Night/gara di giorno?

Ho avuto la fortuna di partecipare all’evento più bello del campionato italiano: sempre uno spettacolo unico, sabato c’erano gli spalti pieni! Mi piace molto anche correre di notte e secondo me hanno fatto passi avanti per quanto riguarda il discorso dell’illuminazione. La direzione gara ha sentito anche le opinioni di noi piloti per capire cosa migliorare, in particolare alcuni punti un po’ più bui. C’è grande attenzione per un evento spettacolare ma il più sicuro possibile.

Andrea Mantovani, al momento rimane la tua unica presenza nel CIV?

Al Mugello in squadra tornerà Davide Stirpe, il loro pilota ufficiale. Mi è dispiaciuto molto per l’infortunio che ha avuto, anche se così si creano occasioni per altri piloti. Dai prossimi giorni sarò di nuovo a pieno regime con la MotoE, che è sempre una Rossa! Io con le Ducati ho un rapporto speciale, il cuore mi si gonfia.

È per questo che con Yamaha hai fatto più fatica?

Sia Ducati che Yamaha sono moto di livello e vincenti. Dipende poi molto dalle caratteristiche del pilota, dal telaio che si addice di più allo stile di guida del pilota. Io con Yamaha ci ho messo tutto me stesso ma mi serviva tempo per adattarmi, con Ducati amore a prima vista! Forse perché anche in passato con Vince64 ho usato più volte il suo V2 1299: potenze completamente diverse, ma è sempre un bicilindrico… Io ci ho trovato qualche somiglianza nel comportamento della moto. Infatti appena sono salito su questa moto ho trovato qualcosa di familiare.

Quanto ti carica questo fine settimana verso il ritorno in MotoE?

Tantissimo! Sono felice e guidare la moto mi dà sempre un’emozione speciale. Arrivare a Silverstone con questo stato d’animo sicuramente è una bella motivazione. È un circuito che non conosco, ma sono fiducioso e cercherò di dare il massimo anche lì. Bisogna imparare la pista nel più breve tempo possibile e poi dare il meglio. Certamente ogni volta che scendo in pista mi immagino la vittoria, ma chiaramente vedremo. Con il team però siamo già molto contenti e carichi, poi c’è Ramon Forcada che di sicuro, assieme a tutti i ragazzi, mi metterà la moto al meglio per permettermi di esprimermi al 100%.

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