23 Agosto 2023

MotoE, Andrea Mantovani “La variante in Austria? Prima era più bello”

Andrea Mantovani commenta il weekend in Austria. Come sta dopo l'incidente in Gara 1? Carica rinnovata per il prossimo round. L'intervista.

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Il Red Bull Ring gli piaceva, ma non è andata secondo i piani. Andrea Mantovani è anzi incappato in un incidente nella prima gara del sabato, riportando anche qualche leggera conseguenza fisica, mentre in Gara 2 con una MotoE sostitutiva non è riuscito ad esprimersi come avrebbe voluto. Il pilota CryptoDATA RNF non è quindi soddisfatto del risultato finale, ma questo lo carica ancora di più per la prossima tappa in Catalunya. Abbiamo avuto modo di sentire Mantovani per farci raccontare il suo fine settimana austriaco: l’inizio, la pioggia improvvisa, la caduta in gara, la nuova chicane del Red Bull Ring che ancora non conosceva (l’anno scorso non correva in MotoE) e molto altro. La nostra intervista.

Andrea Mantovani, com’è andata in Austria?

È stato un weekend partito molto bene, ma molto difficile. Siamo stati competitivi fin dal primo turno, poi abbiamo provato a fare un cambiamento di set up che purtroppo non è andato a buon fine e me lo sono portato dietro per un bel po’. Cambiare non sempre è la mossa giusta, ma a volte ci provi per migliorare e se lo azzecchi hai più margine. Stavolta non è andata bene, di conseguenza dalla 4^ posizione nelle FP1 sono sceso alla 10^ nelle FP2, finendo in Q1.

Un primo turno di qualifiche non proprio ottimale.

La pioggia di poco prima ha cambiato nuovamente le carte in tavola. Eravamo anche tornati indietro col set up e dovevamo provare, ma non si capiva nemmeno se dovevamo entrare con le rain o le slick! Abbiamo quindi dovuto cambiare ancora… In qualifica poi è un attimo sbagliare, soprattutto se ti trovi una curva asciutta e quella dopo bagnata. A livello di performance mi ha condizionato tanto e purtroppo non sono riuscito a passare in Q2 per un decimo, quindi sono partito dall’11^ casella in griglia.

Gara 1 purtroppo è finita prematuramente. Ci spieghi l’incidente?

Mi sono fatto prendere dalla foga di voler recuperare in poco tempo e ho commesso un errore. Alla curva 6 ho frenato un po’ troppo col freno posteriore nella fase di ingresso curva, la prima a sinistra, quindi forse c’era anche la gomma non troppo in temperatura, un po’ fredda. Mi ha fatto fare praticamente un bel highside.

Andrea Mantovani, fisicamente come stai?

La mia gamba risente ancora dei postumi di Donington, non è facile far riassorbire in poco tempo un ematoma così grande. Non sono ancora recuperato al 100%, è in buone ma non ottime condizioni, ed un’altra caduta non fa benissimo. Rotolando poi nella ghiaia i legamenti della gamba hanno preso un piccolo tirone. Oltre a quello mi hanno dato un punto di sutura sotto il mento e avevo una piccola escoriazione sul fianco, ma niente di serio.

La tua moto poi non sembrava in buonissime condizioni.

Alla fine la moto non si era fatta granché ma, essendo gare così ravvicinate e trattandosi di moto elettriche, Ducati vuole accertarsi che la moto sia in sicurezza al 100%, quindi abbiamo dovuto cambiarla. Ma ovviamente quella che mi hanno dato non era la mia.

Andrea Mantovani, ti ha condizionato tanto in Gara 2?

Ho cercato di adattarmi a quello che avevo, ma non sono riuscito a spingere come volevo e quindi a concretizzare il nostro potenziale. Purtroppo sono state una serie di coincidenze non a nostro favore e mi dispiace, anche perché era il round “di casa” di CryptoDATA e mi sarebbe piaciuto portare a casa un podio. La squadra comunque è fantastica: mi mette sempre a disposizione una moto che è competitiva, curata nel dettaglio. I ragazzi hanno fatto gli straordinari per permettermi di fare Gara 2, devo solo ringraziarli e scusarmi con loro, ma stavo dando il massimo.

Com’è stato tornare su quel circuito con la Ducati? Cosa pensi della nuova variante?

È una pista particolare, con questi due grandi rettilinei. La variante poi non l’avevo mai provata, tutto sommato è una bella cosa perché comunque ti rallenta un po’. Sicuramente però preferivo com’era prima, era bello da matti con quel dritto dopo la prima curva.

Prossima tappa in Catalunya, avrete una nuova gomma.

Sì, porteranno un’anteriore nuova e ne sono veramente felice. Anche in Austria, soprattutto con la seconda moto, ho avuto tanti problemi di chiusura di sterzo in centro curva, quindi un prodotto nuovo sull’anteriore farà bene a tutti. Ti mette un po’ più in sicurezza quando guidi, è un passo che Michelin doveva fare considerando che le moto sono molto diverse da quelle di prima.

Andrea Mantovani, come vedi quel prossimo round?

È un circuito che mi piace, molto emozionante con tanti bei curvoni. Mi immaginerò di essere al Mugello, così almeno vinciamo!

E ti prepari ancora di più per Misano.

Devo dire che per me, tra i circuiti italiani, è sempre stato quello un po’ più ostico. Ma abbiamo visto che con la moto settata nel modo giusto si può andare molto forte, come abbiamo fatto col 600 nel CIV. Io sono molto fiducioso anche per quella tappa, sono sicuro che faremo un ottimo lavoro. Inizieremo a girare anche un giorno prima: giovedì infatti faremo tre turni di test sulle gomme in previsione del prossimo anno.

Foto: Valter Magatti

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