12 Agosto 2023

MotoE, Alessio Finello caccia al riscatto “Sfida aperta con l’Austria”

Alessio Finello chiude un weekend difficile a Silverstone, ma sa su cosa deve lavorare e guarda già all'Austria. L'intervista.

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Una ripartenza in MotoE non semplice per Alessio Finello. La settimana prima si era ‘riattivato’ con la sostituzione nel CIV Superbike al Mugello, per poi volare a Silverstone per una nuova tappa del Mondiale elettrico. Il nuovo circuito ed il tempo instabile certamente non hanno aiutato, ma Finello fa mea culpa per alcune sue difficoltà a livello di gestione del weekend dal punto di vista mentale, un aspetto su cui sa di dover lavorare. Per il 2024 non nasconde che gli piacerebbe molto continuare con il Team Gresini, ma è un discorso che si farà più avanti. Intanto tocca all’Austria, con cui ha un conto aperto: nel 2022 è finito tutto nelle FP1 con caduta e frattura del piede sinistro poi operato. Prima però abbiamo avuto modo di sentire il pilota torinese per un commento sul fine settimana in Gran Bretagna, la nostra intervista.

Alessio Finello, dal CIV SBK a Misano alla MotoE a Silverstone in una settimana.

Un cambiamento importante a livello di moto, clima ed anche di circuito. Silverstone è un pistone infinito, veramente bellissimo, ma mi ha colpito anche l’ambiente molto ‘sentito’. Questo mi ha dato subito una bella energia positiva. Guardando il meteo, il sole non l’ho mai visto, ma venerdì non era malvagio: faceva fresco ed abbiamo girato su pista asciutta, si stava bene.

Qual è stato il primo impatto col circuito?

Appena ci sono entrato sono rimasto colpito, è enorme! Ma è un circuito che mi è piaciuto molto fin dal giro di pista a piedi del giovedì. Mi sono sentito subito a mio agio, in due giri conoscevo già le linee e guardando anche i riferimenti con gli altri ho visto che eravamo messi bene.

Alessio Finello, com’è cominciato il tuo fine settimana?

Ho approcciato bene, ripartendo dalla lezione imparata al Sachsenring. È stato un buon venerdì, sono riuscito a migliorarmi sempre dal primo giro delle FP1 all’ultimo delle qualifiche, anzi nelle cronometrate ho pareggiato il mio miglior piazzamento e mi sono sempre più avvicinato ai primi. L’obiettivo rimane arrivare in Q2 il prima possibile, ci stiamo lavorando. A livello di sensazioni ero molto, molto positivo: la pista mi piaceva, avevo un ottimo feeling con la moto ed i ragazzi del team, e mi sentivo ancora con margine. Ero pronto a fare due gare in cui potevo giocarmi qualche posizione più avanti.

Ma ecco che sabato arriva la pioggia.

Mi sono svegliato con la tipica pioggerella inglese, ma nel mio cervello non è stata una tragedia. Sono sempre andato bene sull’acqua, anzi l’anno scorso ci speravo nelle gare bagnate per giocarmela un po’ di più. Invece in questo round… Non so dire, forse il circuito tanto grande, ma ci sono state delle variabili che mi hanno condizionato un po’ e mi sono rivelato lento, ma tanto. È stato snervante e un po’ demoralizzante, soprattutto dopo Gara 1.

Come mai, hai trovato una spiegazione?

C’è un punto su cui devo lavorare. A questo livello non è possibile per me personalmente avere questi cali mentali. Fisicamente sono a posto, la velocità ce l’ho, la maneggevolezza col mezzo anche, e i dati parlano chiaro: siamo veloci! Il problema è che devo fare io questo passo mentale quando capitano questi imprevisti, questi cambiamenti repentini. Sono ancora lento in questi cambiamenti principalmente mentali. Questa settimana infatti me ne sto il più tranquillo possibile: sono andato e andrò a girare, ma sto lavorando tanto sulla mia testa per poter prevenire tutti questi cambi da un momento all’altro. Parliamo di gare di 8 giri, quindi bisogna essere veloci in tutto! È questo che mi è mancato e mi dispiace.

Alessio Finello, può averti condizionato anche sul piano tecnico il repentino cambio di meteo?

È un’opzione che mi sono messo davanti, ma alla fine è stato così per tutti. Certo c’è chi ha più esperienza e chi meno, ma eravamo tutti nella stessa situazione. Lo dico come autocritica: non è possibile per me dover rincorrere ogni volta che capita qualcosa di nuovo. Per me è tutta una questione mentale, perché il mezzo c’è: Matteo [Ferrari] alla fine è andato bene, anche se ha fatto un po’ più di fatica dopo la caduta. Non direi un approccio mentale sbagliato, ma un mio modo sbagliato di analizzare ed adattarsi alla situazione. Gli altri ci sono riusciti nelle due gare e io no, mi serviva più tempo, ma non va bene in un Mondiale come la MotoE, in cui tutto è veloce.

La settimana prima hai avuto tanto tempo in pista nel CIV, subito dopo i tempi stretti della MotoE. È un altro cambio che hai sentito oppure no?

No, anzi mi ha dato una mano perché ho fatto un weekend di gara, quindi per me è stato un grandissimo allenamento. Scendere poi da una 1000 e salire su una MotoE è stato un po’ più semplice rispetto al contrario. Mi sono ritrovato con una moto più pesante, ma più stabile e con meno potenza, quindi quando sono entrato ho visto che avevo tanto margine. Guidavo la moto, la sentivo.

Parlando della pista, ci sono stati alcuni punti più difficili, con il rischio di aquaplaning, con la pioggia di sabato?

Il rischio c’era: non dico che la pista fosse allagata, ma in alcuni punti c’era davvero tanta acqua. Oltre a non vedere niente (chi come era a centro gruppo faceva davvero fatica), anche sul dritto c’erano alcuni punti in cui la moto scivolava. Tolta l’ultima parte di circuito, con un piccolo saliscendi, il resto era molto complicato. Ma è solo un aspetto di una giornata in generale difficile da accettare.

Alessio Finello, puoi subito rifarti visto che la prossima settimana si corre di nuovo.

Assolutamente! Infatti sto facendo un reset totale dopo la gara di Silverstone. Ripartiamo dalla velocità che avevamo sull’asciutto e, capitasse di nuovo un weekend simile, so subito cosa devo e non devo fare. La sto prendendo quasi con filosofia diciamo: adesso sono in montagna, in un posto in cui sono cresciuto e che mi mette tanta serenità. Chiaramente mi sono anche allenato, tornerò poi a girare prima di partire per l’Austria.

Cosa ti aspetti dalla tappa al Red Bull Ring?

L’anno scorso mi ha tolto un bel po’. Spero quest’anno mi ridia quello che mi ha tolto ed anche gli interessi. È un faccia a faccia, una sfida aperta con quel circuito! Di errori ne ho commessi tanti, ma ho sempre imparato, cercando di non ripeterli, quindi mi aspetto un weekend in crescendo. Nessun obiettivo preciso, voglio solo entrare ed andare forte, sfruttando tutto il potenziale che abbiamo io, la moto ed il team.

Foto: Team MotoE FELO Gresini Racing

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